GP di Germania: Hamilton fa il mago sotto la pioggia a casa di Seb. Vettel, che disastro!
Ci ha pensato la pioggia a stravolgere un Gp di Germania che sembrava segnato già dal sabato. Sul circuito di Hockeneim a vincere è Lewis Hamilton autore di una rimonta incredibile dopo esser partito dalla quattordicesima casella nella griglia di partenza. A favorire il campione del mondo in carica, che adesso torna anche leader provvisorio del Mondiale, l'arrivo della pioggia e l'uscita di scena di Sebastian Vettel finito contro le barriere di protezione. Il britannico ha dunque tagliato il traguardo per primo davanti al compagno di squadra Valtteri Bottas e al finlandese di casa Ferrari Kimi Raikkonen. Tanti dunque i momenti da ricordare di questo Gran Premio di Germania, così come altrettanti quelli che invece vanno dimenticati in fretta. Ecco il meglio e il peggio della undicesima gara stagionale della Formula 1.
Top, chi può sorridere e perché
Mago Hamilton: vittoria con rimonta incredibile
Dopo il disastro in qualifica che lo ha costretto a prendere il via in gara dalla quattordicesima casella, Lewis Hamilton in corsa tira fuori dal cilindro una prestazione super. Sorpasso dopo sorpasso il britannico si riporta immediatamente alle spalle del quartetto di testa riuscendo ad allungare tantissimo il primo stint delle gomme senza che ciò incidesse sulle prestazioni della sua Mercedes. La pioggia arrivata su alcuni punti del circuito lo favorisce ma lui mette su una gran gara che gli consente addirittura di lottare anche per la vittoria. Vittoria che con l'uscita di scena di Vettel diventa realtà per un'impresa incredibile che lo fa tornare anche in testa al Mondiale.
Raikkonen fa il massimo
Il grande colpo Kimi Raikkonen lo piazza alla partenza quando, sfruttando la potenza del motore Ferrari, è riuscito a tenere a bada Max Verstappen che cercava minaccioso il sorpasso in Curva 2. La strategia di anticipare il pitstot alla fine gli ha consentito di portare a casa un podio importante, anche se per come è andata a finire c'è qualche rimpianto per il "favore" fatto al compagno di squadra. Lui di più proprio non poteva fare.
Bottas: la costanza paga
Di certo non è stato l'assoluto protagonista di questo gran premio, ma la continuità e pulizia nella guida ì ha permesso a Valtteri Bottas addirittura di trovarsi per un attimo in testa ad una gara stravolta dalla pioggia. Il secondo posto finale, a completare una doppietta Mercedes impensabile alla partenza, vale come una vittoria a conferma che il rinnovo per un altro anno ufficializzato qualche giorno fa non è poi un'idea così malsana.
Flop, cosa dimenticare e in fretta
Che disastro per Seb!
Dopo aver conquistato la vittoria in casa della Mercedes e di Lewis Hamilton, Sebastian Vettel non si conferma in casa propria e deve assistere al trionfo del rivale che gli porta via anche la testa provvisoria della classifica generale. La superpole al sabato (con tanto di record della pista), una partenza perfetta, un ritmo martellante con costante guadagno sugli inseguitori fino al pitstop, e anche dopo che il fidato Kimi Raikkonen lo fa passare, lasciandogli strada libera, ma con l'arrivo della pioggia il disastro è dietro l'angolo e con il circuito bagnato finisce dritto contro il muro di protezione buttando al vento un week end fin lì perfetto.
Ricciardo, Germania da dimenticare
Mentre Lewis Hamilton collezionava un sorpasso dopo l'altro risalendo quasi tutto il gruppo nella prima parte di gara, Daniel Ricciardo, partito dal fondo della griglia, non è sembrato in grado di imitare il collega britannico restando a lungo imbottigliato nel gruppone faticando parecchio nel guadagnare posizioni. Quando sembrava esser riuscito a riportarsi nelle zone alte del gruppo la sua gara però è finita al 29° giro con la Red Bull ko parcheggiata a bordo pista.
Che fine ha fatto il vero Ocon?
Che fine ha fatto quell'Esteban Ocon che lo scorso anno aveva impressionato tutti rivelandosi come il miglior rookie della stagione? Per il talentino francese anche in Germania arriva un'altra gara anonima con la sua Force India mai in grado di competere alla pari con le concorrenti dirette Renault e Haas.