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GP di Monaco, un Cavallino principesco. Mercedes, Force India e Sauber da dimenticare

La Ferrari domina il GP di Monaco e mette a segno una storica doppietta mai in discussione che le consentono di guadagnare in classifica sulle Mercedes. Ricciardo con un’ottima prestazione conquista il secondo podio consecutivo, mentre la Force India torna per la prima volta in stagione a casa senza punti.
A cura di Michele Mazzeo
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Anche il GP di Monaco, sesta prova stagionale, è ormai in archivio. Sullo storico circuito cittadino di Montecarlo ad imporsi è stato Sebastian Vettel davanti al compagno di scuderia Kimi Raikkonen e al rigenerato Daniel Ricciardo. Una doppietta storica per il Cavallino come non succedeva sulle strade del Principato da ben 16 anni, da quell’edizione 2001 che vide trionfare Michael Schumacher davanti all’altro alfiere di Maranello, Rubens Barrichello, gara che coincise anche con l’ultima vittoria a Monaco della Ferrari.  Brutto week-end invece per gli alfieri della Mercedes (Bottas 4° e Hamilton 7°). Tanti dunque i momenti da ricordare di questo Gran Premio di Monte Carlo, così come altrettanti sono quelli che invece vanno dimenticati in fretta. Ecco il meglio e il peggio della gara monegasca della Formula 1.

Top, chi può sorridere e perché

Finalmente due Cavallini davanti a tutti

Un week-end perfetto per la Ferrari. Da venerdì a domenica un dominio incontrastato e una vittoria mai messa in discussione. L’unica cosa ancora da decidere era chi, tra i due alfieri, dovesse salire sul gradino più alto del podio in quel di Montecarlo. E così, senza alcun ordine di scuderia che ha lasciato massima libertà ad entrambi i piloti, è stata la scelta del momento in cui effettuare la sosta che ha favorito Sebastian Vettel davanti ad un comunque grande Raikkonen. Neanche la safety car nel finale di gara ha scalfito lo strapotere monegasco del Cavallino. Per una doppietta Ferrari arrivata “in carrozza”. E nel Principato non poteva essere altrimenti.

Ricciardo: lampo nel Rosso di Monte Carlo

Una gara perfetta per l’australiano. Sfruttando le varie strategie per l’unico pit-stop Daniel Ricciardo spingendo al massimo la sua Red Bull, girando sui tempi delle imprendibili Ferrari, è riuscito ad uscire dai box davanti alla Mercedes di Valtteri Bottas e al compagno di scuderia Max Verstappen (che non l’ha presa molto bene) e conquistando poi il secondo podio consecutivo.

Il siparietto intercontinentale tra Button e Alonso

Fernando Alonso, impegnato nella 500 miglia di Indianapolis, lascia la sua McLaren a Jenson Button per questo GP di Monaco. Il campione spagnolo però prima del via si è assicurato, in collegamento via radio con il suo illustre sostituto, che lo stesso britannico riportasse la sua monoposto sana e salva al traguardo. Dopo averlo rassicurato il 37enne campione del mondo del 2009 ha però avvertito l’andaluso di aspettarsi una “sorpresina” maleodorante al suo ritorno. Ottimo modo per smorzare la tensione prima del via in una stagione fin qui non proprio positiva per la McLaren. Anche se va detto che, simpatia a parte, Button non è stato protagonista, se non in negativo, di questo week-end monegasco.

Flop, 3 cose da dimenticare e in fretta

Bandiere blu, l’anomalia di Montecarlo

Montecarlo è una gara a sé. I sorpassi sono quasi impossibili e i punti in cui provare di sopravanzare una monoposto sono quasi inesistenti. Proprio per questo bisognerebbe studiare una soluzione ad hoc per le bandiere blu e i doppiaggi. Stare costantemente attaccati ai doppiati affinché ricevano l’ordine di lasciar strada è difficilissimo e rischiosissimo. Sarebbe opportuno che la Fia prenda in considerazione una variazione della norma per le prossime edizioni del GP monegasco. Ne va dello spettacolo e ne va anche della sicurezza dei piloti.

Il week-end nero della Force India

Una gara pessima per la Force India. Tra problemi al motore, incidenti, errori dei piloti e forature, sia Esteban Ocon che Sergio Perez non sono mai riusciti a stare lì a ridosso delle prime posizioni. Per le “Rosa” zero punti da Montecarlo e una gara da dimenticare il più in fretta possibile.

Sauber: Principato indigesto

Una Sauber disastrosa sul circuito cittadino del Principato di Monaco. Wherlein prova l’azzardo della sosta dopo pochissimi giri con la speranza di una safety car, ma la safety car entra solo quando Jenson Button prova ad infilarlo e lo spedisce capovolto vicino alle barriere. Ericsson invece fa tutto da solo finendo sul muretto da solo quando si era ancora in regime di safety car.

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