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GP di Spagna, Vettel e quel suo unico acuto al Montmelò nel 2011

Domenica in scena il Gran Premio spagnolo sul circuito catalano che sarà il quinto appuntamento della stagione come fu nel 2011 quando Vettel dopo una serrata battaglia con Hamilton conquistò quella che ad oggi è la sua unica vittoria nel GP iberico.
A cura di Michele Mazzeo
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Dopo la settimana di riposo la Formula 1 è tornata. I protagonisti del Circus sono attesi sul circuito del Montmelò a Barcellona dove domenica  andrà in scena il Gp di Spagna, quinto appuntamento stagionale. In Catalogna ci sarà probabilmente il quinto round di quello che sembra essere il duello che catalizzerà l’attenzione per l’intera stagione, vale a dire lo scontro tra Ferrari e Mercedes, e ancor più  quello tra l’alfiere del Cavallino Sebastian Vettel e la prima guida della Mercedes, Lewis Hamilton. La stessa contesa dunque che animò la gara iberica del 2011 nella quale, proprio dopo una battaglia tra il tedesco allora alla Red Bull e il britannico all’epoca in McLaren, arrivò il primo e, ad oggi, unico successo di Vettel in terra spagnola.

Montmelò ’11: Vettel in Spagna da primo della classe

Anche in quell’occasione il Gran Premio di Spagna fu il quinto appuntamento della stagione e in testa alla classifica iridata Hamilton era preceduto da Vettel che aveva vinto 3 delle prime 4 corse dell’anno. Al sabato però, nelle qualifiche sul circuito di Barcellona, a conquistare la pole position fu il compagno di squadra del campione teutonico, cioè l’australiano Mark Webber. Seb si piazzò alle sue spalle mentre Hamilton e il ferrarista Fernando Alonso componevano la seconda fila.

Lo scatto fulmineo della Rossa di Alonso

In gara a partire bene fu proprio lo spagnolo della scuderia di Maranello che passò la McLaren e le due Red Bull con Vettel che riuscì a sopravanzare Webber. Tra il decimo e il dodicesimo giro tutti gli uomini di testa si fermarono per il pit stop: Alonso rimase sempre al comando, seguito da vicino sia da Sebastian Vettel che da Lewis Hamilton che scavalcò dunque l’australiano. Dietro intanto Jenson Button con l’altra McLaren, dopo una brutta partenza, cominciò la sua risalita e al 16° giro passò Michael Schumacher piazzandosi in quinta posizione.

Vettel e quel “vizietto” dell’undercut

Al 19° passaggio però Vettel anticipò il cambio gomme sorprendendo gli avversari. Infatti, la Ferrari richiamò immediatamente Alonso ai box ma all'uscita dalla pit-lane lo spagnolo si ritrovò dietro al tedesco. Quattro tornate più tardi fu il turno di Hamilton che riuscì a rientrare in gara davanti alla Rossa dell’iberico. A questo punto Seb si trovò al comando davanti a Hamilton, Alonso, Webber e Button. E nel successivo valzer di soste (la terza per quasi tutti i piloti) per sostituire gli pneumatici il ferrarista e l’australiano si sfiorano all'uscita dai box con l’asturiano che riuscì a mantenere la terza posizione. Posizioni che rimarranno invariate ancora per poco perché Button (l'unico con strategia diversa) cambiò le gomme per la seconda volta solo al 31° giro, e cinque tornate dopo  sorpassò sia Webber che Alonso ponendosi al terzo posto.

L’unico sigillo catalano di Seb

Davanti intanto cominciò una vera e propria battaglia per la prima posizione con Hamilton che per molti giri cercò di sopravanzare il teutonico della Red Bull, senza riuscire però mai a passarlo. Così si arrivò alla bandiera a scacchi con Sebastian Vettel davanti a tutti per la 14esima volta in carriera, la prima in Spagna. Mentre le due McLaren motorizzate Mercedes occuparono gli altri due gradini del podio. Grazie a questo successo il tedesco allungò anche il suo vantaggio in classifica su Hamilton che a fine anno riuscirà a mantenere conquistando dunque  il suo secondo titolo iridato consecutivo.

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