GP Giappone 2013, Mark Webber: “É bellissimo essere in pole position”
Mark Webber è un uomo che non molla mai. L’australiano, che tra un mese e mezzo chiuderà la sua carriera in Formula 1, quest’anno era sempre stato battuto in qualifica dal compagno di squadra (ed arcirivale) Sebastian Vettel. Un altro pilota forse avrebbe messo i remi in barca, ma l’australiano, invece, oggi a Suzuka si è tolto un bello sfizio. Perché Webber si è preso la pole ed ha impedito a Vettel di conquistare la quinta pole consecutiva in Giappone, il record di Schumacher è salvo! Webber, a cui Vettel scippò il successo in Malesia, domani spera di vincere, ma per il momento si gusta la splendida pole position: “Questo è un bel circuito, è davvero una bella pista, mi piace molto guidare qui. Seb ha avuto dei problemi nelle qualifiche, io sono contentissimo di essere qui davanti a tutti. Questa è stata una sessione strana, mista a livello di gestione del tracciato, l’elettronica è andata bene. Per me è bellissimo essere in pole. Le condizioni rispetto a ieri sono cambiate molto ed in questo tracciato stretto e il vento incide molto.”
Vettel – Ha dissimulato bene la delusione il tedesco, che oltre ad essere un grande pilota dimostra di essere anche un buon attore. Seb, che ha fatto i complimenti a Webber, si è detto felice del piazzamento, importante anche per la Red Bull: “Siamo entrambi in prima fila e per il team è un ottimo risultato. Faccio i miei complimenti a Mark, ci sentiamo bene e sappiamo che possiamo spingere in questo circuito. Sono contento della seconda posizione.”
Hamilton – Serafico, come accade da un po’ di tempo a questa parte, l’inglese, che ha ammesso la netta superiorità di Vettel e Webber, con cui spera di battagliare domani per il successo: “Sono contento, il team ha fatto un ottimo lavoro. Fare meglio delle Red Bull non era possibile, ci siamo avvicinati e questo è positivo per me e per il team. Faccio anche io i complimenti a Webber. Per domani spero di avere una buona partenza e spero di lottare con Sebastian e Mark.”
