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GP Giappone, un’eruzione vulcanica minaccia la gara

L’eruzione del vulcano del Monte Ontake rischia di condizionare il Gran Premio del Giappone in programma il prossimo fine settimana sul circuito di Suzuka.
A cura di Vito Lamorte
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Problemi in vista per il weekend di Formula 1. Sabato scorso, il Monte Ontake, situato a meno di duecento chilometri dal circuito di Suzuka, dove si correrà la quindicesima prova del Mondiale, ha eruttato uccidendo trentasei escursionisti. Almeno 63 persone sono rimaste ferite. Oltre 230 scalatori sono stati costretti a rifugiarsi in alberghi locali per la notte. Non è ancora chiaro quanti possano essere i dispersi.Si tratta di un bilancio provvisorio che, purtroppo, è salito nelle ultime ore e che ha costretto i soccorritori a sospendere il recupero delle salme per via dei gas tossici sprigionatisi nella zona. Il Monte Ontake, con i suoi 3067 metri di altezza, è il secondo del paese del Sol Levante dopo il celebre Fuji ed è ritornato in attività dopo 7 anni dalla sua ultima eruzione. Secondo le informazioni riportate dalla stampa internazionale, sono ben 40 i vulcani dormienti presenti nell’arcipelago giapponese. Le autorità locali stanno prenedendo diverse misure precauzionali per il fumo, i già citati gas tossici e la cenere che si sono librati nell’aria che hanno avuto un impatto sui trasporti e sulla logistica.

La Bild ha affermato che alcuni voli sono stati deviati o ritardati per evitare rischi maggiori nel momento in cui molti degli addetti ai lavori del Circus si stavano recando in Giappone. A tal proposito, la corrispondente della testata tedesca Nicola Pohl ha scritto: "Gli organizzatori della gara sperano che tutti i piloti possano arrivare in tempo per la prima sessione di prove libere del venerdì".

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