GP Giappone, Verstappen: “La F1? Se hai doti, anche a 14 anni”
Il talento non ha età, siamo d'accordo, ma bisogna andare sempre molto cauti. Max Verstappen ha fatto una buona impressione nelle Prove Libere 1 del Gran Premio del Giappone e dopo la sessione si è tolto qualche sassolino dalla scarpa. Il suo debutto in Formula 1 è stato uno di quei momenti che lasciano il segno ma non bisogna prendere per oro colato tutto. Era solo la prima apparizione. L'olandese della Toro Rosso a 17 anni e 4 giorni è diventato il più giovane esordiente di sempre nel Mondiale e ha fatto segnare il 12° tempo assoluto a 443 millesimi dal russo Daniil Kvyat, uno degli emergenti della nuova generazione, con cui condividerà il sedile della squadra di Faenza nel 2015. Jos Verstappen, padre di Max e ex compagno di Michael Schumacher nella Benetton, ha allevato il figlio con rigore per portarlo a bruciare le tappe: "Ora finalmente ci lasceranno in pace, perché Max ha dimostrato che può guidare una F1 senza problemi. L'età non fa la differenza, quando sei pronto. Non tutti possono riuscirci, ma in teoria se ci sono le doti pure un quattordicenne potrebbe guidare una Formula 1". Molti hanno criticato la scelta della Red Bull di ingaggiare il giovane olandese ma Helmut Marko, capo della scuderia austriaca, che ha scoperto Vettel e Ricciardo, lo ha volutoo a tutti i costi descrivendolo con una frase choc: "E’ come Ayrton Senna".
Il giovane Verstappen è abbastanza realista: "Devo ancora mettermi davvero alla prova in Formula 1. Vedremo fra qualche anno. Certi paragoni fanno piacere, ma non è su quello che sono concentrato" e conclude dicendo: "Il salto dal kart alla F3 è stato più grande di quanto non sia stato quello dalla F3 alla F1".
