GP Italia, Alonso: “La Ferrari non dovrebbe essere felice”
Fernando Alonso torna a parlare della Ferrari e crede che la scuderia di Maranello non abbia motivo di essere felice per le sue prestazioni. Il pilota spagnolo ha lasciato il team italiano dopo cinque anni sposando il progetto della McLaren-Honda da quest'inizio 2015 ma, dopo il misterioso incidente che ha visto coinvolto Fernando nei test di Barcellona, il team inglese non ha raccolto molte soddisfazioni ed è al nono posto in classifica costruttori con soli 17 punti in 11 gare. Il pilota di Oviedo non sembra essere d'accordo quando si dice che la Ferrari sia migliorata tanto in questi mesi e dopo le qualifiche di Monza a motorsport.com ha dichiarato: "Fare bene è relativo, bisogna vedere rispetto a chi. Rispetto a noi stanno facendo molto bene, ma rispetto a quello che abbiamo fatto nei cinque anni in cui eravamo insieme non stanno facendo meglio. Ci sono stati un paio di anni in cui eravamo in testa al campionato qui a Monza. Ora sono terzi , 100 punti dietro alla Mercedes. Faccio loro i complimenti, ma penso che non dovrebbero essere contenti di essere terzi a 100 punti dalla Mercedes". Ai microfoni della Rai lo spagnolo ha lasciato un pensiero da ex nei confronti della Rossa: "Speriamo che la Ferrari possa essere vicina alla Mercedes". Facendo un po' il punto della situazione Sebastian Vettel è terzo a 67 punti da Hamilton e Raikkonen è quarto a 145. Per quanto riguarda i costruttori la Ferrari è seconda dalla Mercedes con 184 lunghezze di ritardo. Giusto per far chiarezza, nessuna polemica.
Fernando Alonso partirà dalla 17esima posizione della griglia di partenza di Monza ma lo spagnolo ha ammesso che la performance delle qualifiche è stata esclusivamente frutto della mancanza di potenza da parte del motore Honda: "Ci sono molte cose cu sui stiamo lavorando, molte aree in cui dobbiamo migliorare, ma su un circuito che ha sei curve, dove dai dati Gps perdiamo due o tre decimi complessivamente, il resto dei tre secondi bisogna trovarli sui rettilinei. E lì siamo a gas spalancato. Non c’è molto che possiamo fare. C’è una mancanza di potenza che è importante, ancora più su circuiti come questo".