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GP Italia, Maroni contro Ecclestone: “Non firma? Non può venire a Monza!”

Alla presentazione della gara che si terrà domenica a Monza il governatore lombardo ha creato un certo imbarazzo per una battura fatta nei confronti di Bernie Ecclestone.
A cura di Vito Lamorte
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Si è svolta nel pomeriggio la presentazione del Gran Premio d'Italia all'EXPO di Milano. All'evento ha partecipato il governatore della Regione Lombardia, Roberto Maroni, che non si è soffermato solo sull'evento di quest'anno, ma ha voluto parlare della trattativa per il rinnovo del contratto con Bernie Ecclestone che scade l'anno prossimo. Il presidente non ha usato mezze misure: "Visto che l'Inghilterra chiede la sospensione del trattato di Schengen, diciamo che l'inglese Bernie Ecclestone può venire a Monza solo se firma il contratto, altrimenti non lo faremo entrare". L'intervento del governatore è stato l'ultimo dell'evento ma, di certo, ha lasciato il segno: "Domenica si corre l'edizione numero 86 del Gran Premio d'Italia. Noi vogliamo arrivare a cento, questo è l'obiettivo minimo. Poi ne possiamo parlare…" e sull'ipotizzata alternanza con Imola ha dichiarato: "La politica ha concesso 70 milioni di euro per dieci anni alla causa. Noi non vogliamo alcuna alternanza con Imola o il Mugello. Questa è l’unica sede possibile per il round Tricolore del Circus". Maroni non ne vuole sapere di mettere fine alla storia del circuito di Monza e lo lascia intendere senza troppi giri di parole. Non senza creare imbarazzo.

Presente all'evento anche Andrea Dell'Orto, presidente della SIAS, la società che gestisce l'Autodromo di Monza, che ha spiegato il progetto che è stato presentato per rilanciare il circuito brianzolo: "Abbiamo presentato un piano industriale triennale e non c'è solo la Formula 1 nel rilancio del tracciato. Il primo obiettivo è di chiudere un bilancio in attivo dopo quattro anni, ma la volontà è di riportare nel "tempio della velocità" le gare endurance del WEC e anche le moto".

Di un certo impatto anche l'intervento di Ivan Capelli, che ha voluto battere il tasto del valore storico del GP d'Italia: "La gara di Monza è giunta alla 65esima edizione valida per il mondiale, mentre il GP di Monaco è arrivato a 62 e Silverstone solo a 49. La storia ha un peso: il GP d'Italia è speciale. Il tracciato è unico per velocità e difficoltà tecniche. I piloti sentono la presenza calda del pubblico competente e ambiscono a salire sul podio per salutare la folla di appassionati. I motoristi hanno preventivato l'adozione di motori con i token di sviluppo segno che ci tengono in modo particolare al risultato monzese".

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