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GP Malesia, Alonso: “Gara positiva, peccato per il ritiro”

Entrambi i piloti della McLaren non sono riusciti a veder sventolare la bandiera a scacchi del Gran Premio della Malesia ma sono fiduciosi per il futuro.
A cura di Vito Lamorte
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Continua il periodo nero della McLaren. La scuderia di Woking ha dovuto accogliere ai box le due monoposto scese in pista a Sepang prima della fine della gara. Fernando Alonso, scattato dal fondo dello schieramento a causa della poca competitività in qualifica della nuova monoposto di Woking, è stato autore di una buona gara, passata a lottare con il compagno di squadra per le ultime posizioni disponibili. Lo spagnolo ha dichiarato: "Non so cosa sia successo sulla mia vettura, i meccanici e gli ingegneri stanno investigando proprio ora. So solo che mi hanno intimato di andare molto piano per non rovinare la meccanica della vettura e mi sono ritirato", ha dichiarato Fernando appena sceso dalla monoposto. Nonostante il ritiro, lo spagnolo si è detto fiducioso per il prosieguo della stagione: "La mia gara è stata tutto sommato positiva, abbiamo lottato con le Red Bull e questo è un sintomo della nostra competitività, che è aumentata rispetto a quanto abbiamo fatto vedere in Australia, dove abbiamo fatto molta fatica. Sono fiducioso perché la macchina è molto forte, con un potenziale molto grosso. C'è tanto da sviluppare, anche per quanto riguarda la power unit e dobbiamo lavorare ancora molto. Abbiamo fatto pochi giri sino a ora e la vettura è ancora praticamente nuova…Tutto il fine settimana è stato buono per noi, anche per quanto riguarda il set up. In gara siamo andati meglio di quanto ci aspettassimo, peccato però per il ritiro".

Button: "Importante continuare a raccogliere dati"

Jenson Button, così come il suo compagno di team, si è ritirato dal Gran Premio della Malesia a causa di problemi al turbo del suo propulsore. Button ha voluto sottolineare come le prestazioni della Mp4-30 sono vicine alle Force India di Nico Hulkenberg e Sergio Perez. "Oggi abbiamo potuto vedere i nostri punti di forza e le nostre debolezze. E' abbastanza evidente avendo avuto come metro di paragone le Force India con cui abbiamo cobattuto. Ora però possiamo anche comararci con vetture più rapide come la Sauber. Ora possiamo combattere con il pacchetto che abbiamo, ma speriamo di poter far uscire ancora più potenziale. Oggi non mi importa arrivare tredicesimo o quattordicesimo: importa raccogliere quanti più dati possibile per sviluppare la vettura. Almeno per ora".

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