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GP Messico, Arrivabene: “Una lezione di umiltà”

Il Team Principal della Ferrari ha commentato la giornata negativa del Cavallino. Sulle scuse di Seb: “Non le deve dare e noi non le dobbiamo fare a lui, ripartiamo da qui per non ripetere gli errori” .
A cura di Vito Lamorte
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"Quella di oggi è una lezione di umiltà. Abbiamo toccato il cielo con un dito ma poi siamo finiti per terra come è accaduto oggi". Sono queste le parole di Maurizio Arrivabene dopo la brutta gara della Ferrari in Messico. Entrambi i piloti del Cavallino hanno battuto la ritirata e il Team Principal ha commentato così:  "Oggi i piloti hanno avuto più problemi di quelli che dovevano. Da questa lezione dobbiamo partire e guardare avanti, oggi abbiamo visto quello che non dobbiamo fare". Quello di Città del Messico è stato un weekend strano per la scuderia di Maranello che ha dovuto prima combattere con i problemi alla monoposto di Raikkonen, poi si è trovata di fronte alla grana Vettel e alla fine ha dovuto riaccogliere entrambi i piloti prima della bandiera a scacchi. Arrivabene non fa drammi: "La squadra c'è ed è motivata. Siamo in F1 e certe cose possono capitare la squadra ha mostrato di essere in giornata per cambiare ieri il motore lavorando fino a questa notte, fino a quando ce l'hanno consentito".

La monoposto messa in pista dalla Ferrari sembrava poter combattere con la Mercedes, almeno guardando i tempi, e Arrivabane lo ribadisce a fine gara: "La macchina era molto forte visti i tempi sul giro".

Sul team radio in cui Sebastian Vettel si scusa con la squadra per gli errori commessi, il Team Principal del Cavallino Rampante afferma: "Sebastian non deve chiedere scusa così come noi non dobbiamo chiederla a lui. Lo ripeto dobbiamo ripartire da qui per non ripetere gli stessi errori".

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