GP Monza, il sindaco Scanagatti: “Il Governo è con noi”
Il numero delle firme della petizione "Scendi in pista con la Lombardia" lanciata dalla Regione lo scorso 27 giugno è arrivato a 8500 ma i problemi del Gran Premio di Monza non sono stati archiviati, anzi. L'elevato costo del nuovo contratto e il problema a reperire questa liquidità stanno mettendo a serio rischio la presenza della tappa italiana nel calendario 2017. Dopo il tentativo con il "Salva Autodromo" sembra che le istituzioni ora stiano facendo fronte comune per evitare il peggio. L'iniziativa voluta dal presidente Roberto Maroni sta riscuotendo un certo successo e vuole essere una spinta dal basso per far vedere alla FIA e a Bernie Ecclestone che la popolazione lombarda tiene alla manifestazione motoristica. A questa raccolta non ha aderito il sindaco del capoluogo brianzolo, Roberto Scanagatti che ha fornito la spiegazione ai microfoni de il Cittadino: "Non abbiamo bisogno della strumentalizzazione politica. Una firma non si nega a nessuno, ma vorrei che la firma vera fosse quella sul contratto per il Gran Premio anche oltre il 2016".
Scanegatti aveva anche lanciato un messaggio al Governatore lombardo lasciando intendere che l’ostacolo posto dalla mancata deroga fiscale non è insormontabile: "Fin da novembre una firma l’ho messa in calce a una lettera che abbiamo mandato a Renzi; accanto alla mia c’era anche quella del sindaco Pisapia e del presidente Maroni. Abbiamo chiesto al Governo di neutralizzare l’ingresso fiscale di Regione Lombardia nella proprietà dell’Autodromo, che è la condizione che Regione Lombardia chiede. Però io voglio anche segnalare che Regione Lombardia se intende finanziare con 20 milioni l’Autodromo e il Parco, lo può fare a prescindere dal fatto che sia o meno proprietaria. […] E voglio dire anche un’altra cosa. Non vero che a fronte dei 20 milioni di euro che Regione Lombardia intende investire dovrà pagarne otto in tasse, questo non è assolutamente vero. Se investirà 20 milioni tuttalpiù sarà meno di un milione l’imposta di registro che dovrà pagare perché tuttalpiù potrà entrare per una proprietà di circa il 10% del bene costituto dal parco e quindi anche dall’Autodromo".
Mercoledì il sindaco di Monza ha incontrato Luca Lotti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, a Roma insieme al deputato PD brianzolo, Roberto Rampi, e dopo il faccia a faccia si è detto molto soddisfatto: "Il Governo è con noi nel voler affrontare con serietà e determinazione il futuro del GP di F1 a Monza, un evento sportivo che è patrimonio dell’Italia intera. Il sottosegretario ha anche confermato l’appoggio dell’esecutivo alle iniziative parlamentari in atto per favorire investimenti pubblici finalizzati alla valorizzazione del Parco monumentale recintato più grande d’Europa e per l’ammodernamento dell’Autodromo nazionale".