GP Russia, paddock diviso sull’opportunità di andare a Sochi

Se ne sta parlando da un po' ma nell'ultimo weekend la preoccupazione all'interno del paddock è cresciuta: molti del circus della Formula 1 nutrono diverse perplessità riguardo all’opportunità di recarsi a Sochi nel prossimo ottobre per affrontare il primo Gran Premio di Russia nella storia della Formula 1, a causa dei possibili sviluppi delle tensioni in Crimea che tengono il mondo con il fiato sospeso. Nonostante gli organizzatori del Gran Premio di Russia stiano rassicurando il mondo della Formula 1 sulla normale prosecuzione dei lavori e sul loro impegno nel proporre al mondo un evento senza alcun genere di intoppi, la preoccupazione è sempre più palpabile. L'abbattimento del volo della Malaysia Airlines MH17, è solo l’ultimo, ma altrettanto grave, segnale di preoccupazione, e diverse voci del circus della Formula 1 hanno iniziato a esprimere il loro disagio.

Alcuni piloti stanno provando a mantenere la calma. Pastor Maldonado ha dichiarato al quotidiano spagnolo Marca:"I nostri pensieri vanno per prima cosa alle tante famiglie colpite da questo momento durissimo, non credo sia il momento di parlare del Gran Premio di Russia". Anche il giapponese Kamui Kobayashi: "C’è ancora tanto tempo prima del Gran Premio di Russia, e penso che tutto si calmerà per allora, andrà tutto bene". Se ci sono alcuni che provano non fare salire la tensione, ci sono le dichiarazioni di molti addetti ai lavori, tra cui quelle di un imprecisato giornalista italiano che all'agenzia australiana GMS ha confessato nel paddock di Hockenheim: "Ho deciso già qualche mese fa di non andare a Sochi".