GP Russia, Vettel: “Sarebbe bello salire sul podio”
Il terzo posto di Suzuka non ha tolto il sorriso a Sebastian Vettel dopo la bellissima vittoria di Singapore dello scorso 20 settembre. Il quattro volte campione del mondo è consapevole della differenza che c'è ancora tra la Ferrari e la Mercedes ma è convinto che le ultime gare di questo 2015 possono essere importanti per la crescita del team: "Per il prossimo anno spero di essere in una posizione anche migliore, con una vettura più competitiva, ma siamo ancora nel 2015 e ci sono ancora gare dove possiamo fare bene e altre in cui possiamo imparare qualcosa, anche per il prossimo anno. Il nostro obiettivo è sempre lottare per il campionato, non è un segreto, ed è quella la direzione in cui vogliamo andare". Sebastian parla della gara sul tracciato di Sochi e della sua esperienza nel 2014 in terra russa: "Penso che qui sarà tutta un’altra cosa rispetto a Singapore, il tracciato è completamente diverso, e oltre alle mescole non credo ci siano altre somiglianze. Certo, se il risultato dovesse essere lo stesso non mi dispiacerebbe. La strada è lunga, oggi è solo giovedì e prima di tutto dobbiamo concentrarci su domani, cercando di azzeccare la giusta “finestra” nei parametri di funzionamento e poi lavorare da lì. Credo che il meteo questo fine settimana potrebbe svolgere un ruolo importante, forse domani potremmo non usare del tutto le gomme Soft e Supersoft… vedremo. L’anno scorso su questa pista era stato difficile mettere tutto insieme, il divario tra le vetture era abbastanza grande, perché molte avevano sofferto più del solito. Qui è necessario far funzionare bene tutto ed è su questo che ci concentreremo. L’anno scorso questa non fu una gara particolarmente emozionante per me, ma penso che nel complesso quest’anno abbiamo una macchina forte e un pacchetto competitivo. Sarebbe bello salire sul podio a fine gara".
Arrivabene : "A Sochi non sarà facile"
Nonostante la scelta di gomme morbide da parte della Pirelli, la Ferrari e Maurizio Arrivabene non credono che il tracciato di Sochi possa essere "amico" al Cavallino. Il Team Principal non ha mai nascosto la grande soddisfazione per i progressi fatti e per l'unità all'interno della squadra ma cerca di tenere sempre tutti fissi sugli obiettivi: "Credo che a Sochi non saremmo forti come invece abbiamo potuto vedere a Singapore. In Russia le macchine soffrono per il poco grip della pista ma dovremmo tornare a dire la nostra dalla gara di Austin. Il Messico rappresenta un’incognita per tutti perché sono vent’anni che la Formula 1 non gira sul tracciato Hermanos Rodriguez. In Brasile ce la giocheremo al 50% ma dovremmo essere capaci di sfruttare al meglio le qualità della nostra vettura in occasione dell’ultima gara di Abu Dhabi".