GP Singapore, Vettel: “Possiamo rendere l’impossibile possibile”
Terza vittoria stagionale, 42esima in carriera. Sebastian Vettel si è preso la Ferrari e non ha nessuna intenzione di lasciarsela portare via: ritorno alla pole dopo 3 anni per il Cavallino e vittoria a Singapore che mancava dal 2010. Il pilota tedesco ha dovuto tenere a bada Daniel Ricciardo ed è riuscito a gestire bene le gomme ed è riuscito a crearsi un gap di sicurezza. Il quattro volte campione del mondo è molto contento per come sono andate le cose: "È una gara sicuramente unica questa, è stata molto intensa. C’è stato qualche problema con la safety car, anche se ci ha dato la possibilità di respirare avevo molta pressione da dietro ed è stata molto tattica nella gestione delle gomme perché Daniel ha fatto molto bene. Soprattutto nel secondo stint ho dovuto dettare il passo e specialmente qui non è così semplice. Dato che qui non è facile superare ho usato questa possibilità, cercando di controllare il gap da quel momento in avanti, e siamo riusciti a farlo un giro dopo l’altro". Il pilota tedesco è parso imbattibile per gli avversari: "Venerdì diciamo che non era stato perfetto, ma abbiamo migliorato la macchina in nottata ed è stato importante. La macchina ieri è stata fantastica sul giro secco. Ho avuto un feeliing incredibile con tantissima adrenalina e poi oggi abbiamo concretizzato. Nel complesso è stato davvero un weekend perfetto, sono molto contento".
Vettel ha stupito tutti mettendo un bel vantaggio su Ricciardo fin da subito: "All’inizio era un'incognita, ho cercato di creare un gap e già al primo giro avevo 3 secondi di vantaggio, ma è calato subito probabilmente perché ho spinto troppo forte all’inizio e questo ha permesso a Daniel di recuperare qualche decimo negli ultimi giri dello stint. Avevo un pochino di margine però la SC ha risposto a ogni domanda riguardo al primo stop. E al secondo era piuttosto lineare prendere la decisione di fermarsi, abbiamo dovuto cogliere questa possibilità".
Infine Vettel sugli obiettivi è molto chiaro: "Noi non dobbiamo fare altro che pensare a noi stessi, attaccare al massimo e poi quello che faranno le Mercedes non dipende da noi. Abbiamo ancora una piccola possibilità, forse possiamo rendere l’impossibile possibile, ci proveremo".