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GP USA, il maltempo rinvia a domenica le qualifiche a Austin

Le condizioni del Circuit of The Americas erano al limite: il sistema di drenaggio è parso saturo di acqua e in molti punti si sono formate delle vere e proprie piscine. Le qualifiche si terranno domani alle ore 15.00 italiane (ore 09.00 locali).
A cura di Vito Lamorte
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Continua l'odissea della Formula 1 in Texas. Dopo la cancellazione della seconda sessione di libere, in serata è arrivato il rinvio delle qualifiche. La pista bagnata ha pregiudicato l'assegnazione della pole position del Gran Premio degli Stati Uniti: dalle ore 20:00 le qualifiche sono state posticipate per cinque volte a causa del maltempo e delle condizioni della pista. La direzione gara ha deciso di rinviare in tutti e cinque i casi la sessione di 30 minuti nella speranza di un miglioramento che è sempre parso abbastanza improbabile. Le qualifiche si terranno domani alle ore 09.00 locali (15.00 ora italiana). Nel caso non si dovessero sostenere nemmeno nella giornata di domani, la griglia di partenza verrà stabilità in base ai risultati delle prove libere 3.

I pochi spettatori presenti presso il circuito di Austin stanno resistendo sotto la pioggia e sotto violente raffiche di vento: solo per loro i piloti dovrebbero scendere in pista ma le condizioni dell'asfalto del Circuit of Americas non hanno reso possibile l'assegnazione del miglior tempo.

L'attesa

Dopo circa tre ore di rinvii Charlie Whiting e gli altri commissari hanno deciso che le qualifiche dovessero essere posticipate a domenica. Molti addetti ai lavori avevano già pronosticato questa soluzione molto tempo prima perchè le condizioni meteorologiche non sarebbero migliorate, anzi. Christian Horner, Team Principal della Red Bull, ha affermato che "probabilmente sarebbe più intelligente annullare le qualifiche per permettere alla folla di andare a ripararsi. E' infatti altamente improbabile che oggi si girerà. E' meglio organizzare per domani mattina le qualifiche, perché oggi è troppo pericoloso. Andrebbe bene per le barche, non per la F1″.

Questo continuo rimbalzare di mezz'ora in mezz'ora è abbastanza paradossale: dopo aver fatto disputare la terza sessione di libere con una pista al limite, i commissari hanno tergiversato per quasi tre ore nonostante la situazione fosse abbastanza chiara e tutti gli addetti ai lavori hanno espresso pareri negativi sulla possibilità di scendere in pista. Questo continuo illudere i tifosi a casa e, soprattutto, quanti sono accorsi al circuito di Austin è sintomo di poco rispetto verso gli affezionati di questo sport. Per l'ennesima volta la FIA si è dimostrata inadeguata a gestire delle situazioni un po' più complicate rispetto a quelle di routine.

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