Grosjean: “Guidare la Ferrari sarebbe un’emozione unica, spero in una chiamata”
La Ferrari e un sogno dipinto di Rosso: non si nasconde Romain Gorsjean, il suo obiettivo è quello di sedere, un giorno, al volante della Rossa di Maranello. Per ora deve accontentarsi di guidare un motore Ferrari, ma sulla Haas, neonata scuderia americana che, dopo un inizio magico con un sesto posto in Australia e un quinto in Bahrain, aveva sorpreso tutti. Poi è arrivato qualche problema di gomme, guarda caso gli stessi della casa italiana, e il francese non è più riuscito a ripetere le prestazioni di inizio stagione.
Un sogno in Rosso
Il futuro del francese potrebbe essere di un rosso acceso, quello Ferrari. Le voci su un suo possibile approdo a Maranello non si sono ancora spente, da parte sua Grosjean non può fare altro che sperare.
Ma non sono io che decido. Mi piacerebbe, è chiaro. Però non ci penso e mi concentro per fare bene e portare la Haas a un livello competitivo. Se poi arriverà una telefonata da Maranello, sarò ben felice di dire sì" dichiara ai microfoni della Gazzetta dello Sport.
Prima la Haas, poi…
Prima la Haas, poi se arriverà una chiamata dal quartier generale di Maranello, la concentrazione passerà tutta sulla Rossa. Non ha fretta il francese, ma nel frattempo prende lezioni di italiano e studia per imparare la nostra lingua. Il campionato è ancora lungo, c'è tempo per convincere i vertici della Ferrari a puntare su di lui invece di proseguire l'avventura con Kimi Raikkonen. Un sogno che il francese farà di tutto per realizzare.
La Ferrari è qualcosa di grosso, il team più importante in Formula 1. Quando avevo 18-19 anni, parlai con Jean Alesi e lui mi raccontò: "Prima ero solo un pilota di Formula 1, poi sono diventato un pilota Ferrari". Vestire di rosso, guidare quella macchina, è un'emozione unica. Un giorno spero di avere anch'io la grande occasione che ha avuto Verstappen" conclude il francese.
