Grosjean punito dai commissari, il francese retrocesso di 3 posizioni per aver ostacolato Norris
Doccia fredda per Romain Grosjean e la Haas: il pilota del team statunitense, infatti, era riuscito a conquistare l'ottava posizione in qualifica permettendo così alla scuderia a stelle e strisce di portare entrambe le vetture in top ten. A rovinare tutto, però, ci ha pensato il comportamento del francese che è stato punito dai commissari sportivi con la retrocessione di tre posizioni e un punto sulla patente per aver pericolosamente bloccato la McLaren di Lando Norris nel primo tentativo di giro lanciato durante la Q2.
Il francese retrocesso in griglia
Tutto è avvenuto durante la prima fase del secondo turno di qualifiche: Grosjean, infatti, stava per lanciarsi in un giro veloce ma nel tentativo di prendere spazio dalla vettura che lo precedeva ha rallentato troppo finendo per ostacolare l'accorrente Lando Norris, costretto a frenare buttando così un treno di gomme, oltre ad essere costretto a vanificare il proprio tentativo di dare l'assalto al tempo. I due piloti sono stati convocati dal colleggio dei commissari che, dopo aver ascoltato le versioni dei protagonisti, hanno deciso di punire Grosjean, colpevole di aver ostacolato il collega. Pur riconoscendo la buona fede del transalpino, che non aveva nessuna intenzione di bloccare la McLaren che sopraggiungeva alle sue spalle, è stato punito in quanto la sua velocità – ben 136 km/h in meno rispetto all'inglese – non era congrua al livello minimo da tenere in pista.
La decisione dei commissari, dunque, impedirà alla Haas di avere entrambi i piloti in top ten al via del GP del Bahrain; Grosjean, per effetto della penalizzazione, sarà così costretto a scattare dall'undicesima casella affianco così la Toro Rosso di Alxander Albon e permettendo a Daniel Ricciardo di rientrare tra i primi dieci concedendo all'australiano la chance di rimontare dopo il disastroso esordio dell'Australia. Per il francese, invece, una gara in salita che lo obbligherà a prendere qualche rischio per cercare di recuperare le posizioni perdute in seguito alla decisione dei commissari.