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Fiat incontra i sindacati, cautela su accordo generale

Il tanto atteso incontro tra il Lingotto e i sindacati metalmeccanici. L’accordo di massima non è stato raggiunto. Intanto per Mirafiori due settimane di cassa integrazione.
A cura di Eugenio Tinto
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L’incontro tra il Gruppo Fiat e i sindacati metalmeccanici per portare tutti gli stabilimenti a diciotto turni come previsto dal nuovo piano industriale del Lingotto c’è stato. Le due parti si sono incontrati presso la sede di Fiat auto a Roma.

“Fiat ci ha chiesto un assenso di massima sull’intero piano ma noi abbiamo risposto che vogliamo procedere in modo diverso: prima facciamo accordi impianto per impianto a cominciare dallo stabilimento Campano di Pomigliano d’Arco poi si fa un accordo generale. Su questo punto la Fiat è titubante”. Con queste parole si è espresso il segretario generale della Uilm, Rocco Palombello, al termine dell’incontro.

Enzo Masi, responsabile auto dei metalmeccanici della Cgil: “Nel corso dell’incontro la Fiat ha ventilato la possibilità di introdurre della sanzioni nel caso in cui non si mantenessero gli accordo”. Continua il sindacalista: “è stata presentata una lunga lista che prevede flessibilità, straordinari obbligatori, possibilità di spostare l’orario della mensa e anche gli stessi lavoratori da un reparto all’altro”.

I sindacati sono tutti d’accordo su un punto: non verrà raggiunto l’accordo quadro se non verranno risolte le criticità di Termini Imerese e della stabilimento New Holland di Imola.

Intanto da Mirafiori giunge la notizia che il Lingotto metterà in cassa integrazione dal 24 al 26 maggio i 2.500 dipendenti impegnati lungo la linea di montaggio Punto-Idea-Musa per poi prolungare lo stop dal 27 maggio al 6 giugno. In quest’ultimo caso i dipendenti in cassa integrazione saranno 5.500.

Eugenio Tinto

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