Gruppo Fiat: Montezemolo lascia la presidenza, John Elkann al suo posto
E voilà, Luca Cordero di Montezemolo se ne va. Non è uno striscione esposto da un tifoso ferrarista deluso dei risultati non molto convincenti della Ferrari nelle prime gare del mondiale 2010, ma la realtà dei fatti. Il presidentissimo Luca Cordero di Montezemolo alla vigilia della presentazione del piano industriale Fiat ha annunciato di aver lasciato la presidenza del Lingotto. Il suo posto verrà preso dal giovane John Elkann.
L’annuncio ufficiale verrà dato nel corso della conferenza stampa di oggi pomeriggio e testimonia, di fatto, “la fine della fase di traghettamento”, come ha affermato lo stesso Luca Cordero di Montezemolo. Lo stesso presidente si è detto “sereno, contento e sollevato” della decisione presa, convinto di lasciare in buone mani le sorti del Gruppo Fiat.
Nella nota diffusa oggi dal Lingotto si legge: “Luca Cordero di Montezemolo ha motivato la propria decisione con l’adempimento, alla vigilia del Piano Industriale dell’azienda 2010-2014, del compito che gli era stato assegnato dall’azionista nel maggio 2004”.
Stamane Luca di Montezemolo era stato ricevuto dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al Quirinale e durante l’incontro l’ex presidente Fiat ha illustrato quelle che saranno le mosse che il Lingotto ha intenzione di utilizzare per i prossimo cinque anni.
Sono giunti commenti su quanto è accaduto anche dal mondo dei sindacati. Rocco Palombella UILM: “Con l’ingresso di John Elkann si rafforza la presenza della famiglia all’interno del gruppo. L’autorevolezza di Elkann può mettere fine al rischio di dualismo tra Montezemolo e l’amministratore delegato Sergio Marchionne. Si sono notate delle differenze tra l’ad e il presidente alla luce delle anticipazioni sul piano che sarà presentato domani. La famiglia ora assume la responsabilità diretta del Gruppo ed Elkann è una persona capace e autorevole”.
Gianni Rinaldini, segretario della Fiom: “credo che la decisione riguardi lo scorporo dell’auto dal gruppo. Bisognerà vedere se lo scorporo sarà solo del comparto auto o di tutto il resto. La Fiat ha un problema, avendo ora due società, una con la Chrysler e una con auto Fiat: modifiche dell’assetto societario sono necessarie” .
Eugenio Tinto