Gruppo Fiat: per i sindacati è importante aumentare la produzione in Italia
Il piano industriale che la Fiat presenterà il prossimo 21 aprile mette in ansia molti addetti ai lavori, soprattutto i lavoratori, che vedono sempre più assottigliarsi la possibilità di continuare a lavorare a pieno organico. Sul piano industriale si aspettano molto anche i lavoratori aderenti alla sigla sindacale Ugl Metalmeccanici, che attraverso la voce del loro segretario nazionale, Giovanni Centrella, hanno sottolineato le loro perplessità: “Dal piano, che Fiat presenterà a sindacati e investitori il prossimo 21 aprile, ci aspettiamo risposte alle aspettative dei lavoratori italiani del Gruppo, che hanno vissuto un anno molto difficile a causa della crisi economica ancora lontana dall’essere risolta”.
Il segretario continua: “gli operai del Nord e del Sud, dove più difficile è il contesto sociale ed economico, chiedono soprattutto nuove produzioni per i loro stabilimenti perché, al di là delle difficoltà economiche che conseguono alla cassa integrazione, è molto più grave per il presente e per il futuro sapere di non essere parte di un progetto industriale. La ‘partita’ del Gruppo Fiat ormai si gioca su uno scacchiere che va al di là dei confini nazionali, al quale i lavoratori guardano con molta attenzione e con qualche ragionevole preoccupazione”.
L’intervento di Centrella si conclude con un invito, che sembra andare contro l’orientamento preso dal Gruppo e da Sergio Marchionne, vedi Termini Imerese: “Anche per questo l’azienda dovrebbe dimostrare maggiore sensibilità verso i dipendenti italiani assegnando agli stabilimenti una missione industriale vera o almeno delle prospettive attraverso investimenti, su cui poi ragionare ed eventualmente trattare”.
Eugenio Tinto