De Tomaso pronto a rilevare il sito siciliano

Per un Renato Schifani dispiaciuto delle sorti del sito palermitano della Fiat, c’è un Simone Cimino sempre più convinto che il suo sia un investimento giusto, che “porterà lavoro agli operai impegnati nello stabilimento siciliano di Termini Imerese”. Ma affinché Cimino realizzi il suo sogno, Invitalia deve far si che la sua proposta risulti essere la più convincente, la più adatta per rilanciare il sito e non lasciarlo al suo destino.
Ma come si sa Cimino non è solo. Tra i vari interessati all’acquisizione del sito del gruppo Fiat c’è anche l’imprenditore alessandrino Gian Mario Rossignolo. L’imprenditore è sempre più intenzionato a rilanciare il marchio De Tomaso, non a caso i siti attualmente impegnati nella realizzazione di esemplari con lo storico marchio sono l’impianto di Grugliasco e quello di Livorno, dove si producono le vetture alto di gamma come la Sport Luxury Car. Nel sito siciliano Rossignolo vorrebbe produrre modelli compatti, sempre marchiati De Tomaso, che andrebbero poi a competere con la Mini e tutte le auto di quel segmento.
Rossignolo spera di spuntarla tra i vari concorrenti sperando che il brevetto Univis, faccia breccia nei cuori degli addetti Invitalia. Il brevetto, ideato dallo stesso presidente di De Tomaso Automobili, permette di ridurre da 200 a 30 gli stampi per produrre una vettura. Il metodo Univis, infatti, prevede l’assemblaggio dei telai utilizzando profilati estrusi di alluminio di misure standard, senza dovere realizzare centinaia di stampi né modificare le linee produttive. La concorrenza è agguerrita, noi siamo sempre pronti a documentare qualsiasi tipo di cambiamento.