Guai finanziari per Emerson Fittipaldi: sequestrati auto e trofei

Situazione economica non proprio rosea per Emerson Fittipaldi. Il due volte campione del mondo di Formula 1 (1972 e 1974) e trionfatore in due edizioni della 500 Miglia di Indianapolis (1989 e 1993), si trova in una situazione tale da dover indurre le autorità a sequestrare i suoi trofei e le auto da corsa dal suo museo personale. Fittipaldi ha debiti pari a 1.9 milioni di Real brasiliani, pari a quasi 455 mila euro. Questo è quello che viene fuori da un’esclusiva di UOL Esporte, portale brasiliano che si occupa di sport. I suoi conti sono sotto sequestro, ma i valori trovati sono del tutto insufficienti per il pagamento dei debiti. Una delle azioni principali viene dal Banco Santander, che accusa Fittipaldi e una delle sue aziende, la EF Marketing, di un mancato pagamento di un prestito di 1,9 milioni di Real. Nel 2013 si era arrivati ad un accordo che prevedeva il pagamento del debito con una rateizzazione ad 80 mesi ma non andò a buon fine. Fittipaldi avrebbe acquistato casa negli Stati Uniti nel 2015 per un valore di 16 milioni di Real e, non avendo altra alternativa per rientrare dell’importante debito, la Banca del Brasile ha chiesto il sequestro di vari conti intestati a lui e alla sua società, ma senza nessun esito perchè la maggior parte di essi erano vuoti. Il valore trovato è stato di 8000 Real, lungi dall’essere sufficiente per pagare il debito, che ormai era salito a 2,3 milioni. La Banca del Brasile ha mosso sette azioni legali contro l’ex pilota con valori individuali che attualmente ammontano a 900.000 Real. Nel periodo dal gennaio 2014 al giorno d’oggi, Fittipaldi viene perseguito in 19 casi fra San Paolo e Araraquara: appare in più di 60 azioni pendenti presso la Corte di San Paolo.

In merito alla sua situazione Fittipaldi ha rilasciato una dichiarazione:

"Le difficoltà sono il risultato di uno scenario finanziario e politico instabile sopportato da tutto il paese. Credo di poter risolvere la questione con più lavoro".