Guai per la Ferrari, ha usato il nome di McQueen senza autorizzazione
Guai in vista per la Ferrari: gli eredi di Steve McQueen hanno citato in giudizio la casa di Maranello per aver utilizzato senza alcuna autorizzazione il nome dell’attore per una delle proprie vetture. La sportiva in questione è una Ferrari California T per la quale, in occasione del 70esimo anniversario (1947-2017) della casa automobilistica il Cavallino ha realizzato 70 livree celebrative di cui una, la numero 32, di colore verde, ispirata alla Ferrari 250 GT Berlinetta Lusso del 1963, la sportiva che Steve McQueen ebbe in regalo dalla moglie. Secondo la famiglia McQueen, tutto ciò che riguarda l’attore – in particolare le automobili – è un valore. Come esempio, nella denuncia si fa riferimento alla Porsche 917K del 1970 apparsa nel film di McQueen “Le 24 Ore di Le Mans” e che un anno fa è stata battuta all’asta per oltre 14 milioni di dollari.
“Sebbene la Ferrari abbia ribattezzato la vettura in questione "The Actor" – l’Attore, ndr – la Ferrari continua a fare esplicitamente riferimento a Steve McQueen sulla pagina web della Ferrari dedicata e non può esserci alcuna ragionevole domanda a quale “Attore” la Ferrari stia collegando la vettura” si legge nella denuncia depositata presso il tribunale di Los Angeles. Sempre secondo la denuncia, il figlio di McQueen, l’attore e produttore Chadwick Steven, conosciuto anche come Chad, nel 2011 ha fatto personalmente visita alla Ferrari, incontrando l’allora presidente della casa automobilistica, Luca Cordero di Montezemolo, ed esprimendo interesse per una vettura speciale McQueen, a condizione che lui e la sua famiglia avessero i diritti di approvazione. “La famiglia McQueen si è detta ‘scioccata' quando ha saputo che nel 2017 la Ferrari, senza alcun preavviso o autorizzazione, ha iniziato a commercializzare e vendere un’edizione speciale della California T intitolata a McQueen – scrive il magazine statunitense Hollywood Reporter, pubblicando online una copia della denuncia.
Con la rivendicazione di violazione del marchio, falsa approvazione e appropriazione indebita del diritto di pubblicità, i McQueen chiedono 1 milione di dollari di risarcimento danni e 2 milioni di dollari per lo sfruttamento del marchio registrato. Il brand McQueen assicura agli eredi dell’attore importanti profitti da aziende del mondo del cinema e non solo, come nel caso di Ford che ha sfruttato il marchio per la nuova Mustang Bullitt oltre ad avvalersi degli eredi (la nipote dell'attore, Molly McQueen) come testimonial.