Guerra alle auto diesel, il primo divieto di circolazione scatta ad Amburgo
Amburgo dice stop ai vecchi diesel e diventa la prima città tedesca a vietare la circolazione dei veicoli a gasolio più inquinanti. Il divieto riguarderà circa 214mila auto, oltre due terzi dei veicoli registrati ad Amburgo. Le autorità della città portuale hanno annunciato mercoledì che il divieto interesserà due delle principali arterie, un tratto di 1,6 km della Stresemannstraße highway e un tratto di 580 metri di Max-Brauer-Allee che resteranno chiusi ad auto e camion Euro 5 o precedenti. Via libera invece per i modelli Euro 6, oltre ad autobus e residenti che sono esentati dal divieto.
Diesel, il primo divieto scatta ad Amburgo
Amburgo è una delle 80 città tedesche nella lista nera di Bruxelles dove la concentrazione di ossidi di azoto (Nox) supera regolarmente il livello di 40 microgrammi per metro cubo fissato dall’Ue e, più di tutte, con Stoccarda, Monaco, Duesseldorf e un’altra ventina di città è finita sotto i riflettori dell’organismo che tutela l’ambiente in Germania DUH. Il divieto entrerà in vigore dal 31 maggio, grazie anche alla decisione del tribunale federale di Lipsia che lo scorso febbraio a sancito la libertà per i comuni tedeschi di poter vietare la circolazione dei veicoli diesel per migliorare la qualità dell’aria.
Il provvedimento ha però già fatto scattare le polemiche di chi teme che il divieto, nella sua forma attuale, possa semplicemente portare a livelli più elevati di emissioni in altre parti della città. A difesa del divieto, il Comune di Amburgo ha fatto sapere di aver installato cartelli che evidenziano percorsi alternativi che dirotteranno il traffico in “zone più ventilate”. Un’altra critica riguarda il modo in cui il divieto verrà applicato: i veicoli non saranno muniti di alcun particolare bollino, per cui dovranno essere le forze dell’ordine a fermare e controllare i documenti dei mezzi, uno ad uno. In caso di violazione, la prima volta il conducente avrà solo un avvertimento, seguito da una multa di 25 euro che lieviterà a 75 alla terza violazione. Nel motivare il giro di vite sui diesel, il Parlamento di Amburgo ha fatto esplicitamente riferimento allo scandalo dieselgate scoppiato nel 2015, quando il gruppo Volkswagen che ha ammesso di utilizzare i cosiddetti "defeat device" per aver ingannare i test Usa sulle emissioni dei motori diesel dei tre marchi Vw, Audi e Porsche.