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Guerra alle auto diesel, la Germania dà il via libera al divieto di circolazione

Il tribunale amministrativo federale di Lipsia ha stabilito che le amministrazioni comunali potranno vietare la circolazione alle vetture che montano i motori più inquinanti senza la necessità di una legge nazionale.
A cura di Matteo Vana
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Una presa di posizione netta che considera ammissibili i divieti di circolazione alle auto diesel: succede in Germania dove il tribunale amministrativo federale di Lipsia, che ha respinto il ricorso dei Land del Baden-Wuerttemberg e del Nord Reno-Westfalia, ha decretato che le città tedesche potranno ricorrere alla straordinaria misura per migliorare la qualità dell'aria delle proprie città.

I Comuni autorizzati a vietare le auto diesel

Una sentenza, quella tedesca, che era attesa con particolare interesse in quanto l'omologazione dei veicoli non riguarda la politica ma i tecnici delle motorizzazioni e quindi dei Ministeri dei Trasporti. In questo modo, però, sono i Comuni tedeschi a poter decidere, dopo aver appurato che i limiti massimi di biossido di azoto (NO2) nell'aria sono stati superati ai sensi della normativa europea, di applicare il divieto alle automobili diesel che potrebbe riguardare anche le auto vendute fino a pochi anni fa, come quelle Euro 4 o Euro 5,mentre non potranno essere vietate almeno fino al 1° settembre 2019, cioè 4 anni dopo l’introduzione delle Euro 6, che è lo standard attuale.

Con questa sentenza il tribunale federale tedesco ha stabilito che una città possa proibire la circolazione dei veicoli diesel più inquinanti, senza la necessità di una legge nazionale, proprio per garantire la pulizia dell’aria nei centri abitati. La decisione presa a Lipsia, quindi, apre a scenari mai visti prima e potrebbe avere ripercussioni in tempi brevi in città come Stoccarda e Dusseldorf, le prime dove ci sono a questo punto le condizioni per imporre lo stop ai diesel. La controversia era nata a causa del ricorso portato avanti dagli Stati di Baden-Wuerttemberg e Renania Settentrionale -Vestfalia affermavano che il divieto dovesse essere deciso a livello federale e dunque avevano impugnato la sentenza; la Corte Superiore, però, ha stabilito che la misura è legale e che non è necessaria una regolamentazione a livello federale perché le città possano applicarla.

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