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Guida autonoma, ghiaccio e neve possono comprometterne l’efficienza

Le condizioni climatiche avverse, come ghiaccio e neve, possono accecare sensori e telecamere rendendo così imprecisa la guida autonoma: un problema che i progettisti stanno affrontando affinché non si verifichino incidenti.
A cura di Matteo Vana
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La Ford Fusion a guida autonoma
La Ford Fusion a guida autonoma

Con l'arrivo dell'inverno le condizioni climatiche tendono a peggiorare, mettendo in difficoltà gli automobilisti: pioggia, neve e ghiaccio rappresentano un pericolo per tutti i guidatori, anche per i più esperti, che devono prestare la massima attenzione per non incorrere in incidenti. Lo stesso discorso vale anche per i veicoli a guida autonoma: stando a quanto riportato da un'inchiesta del Detnews, il giornale locale di Detroit, queste situazioni meteorologiche difficili rappresentano un'ulteriore difficoltà per i progettisti e gli sviluppatori di questo particolare tipo di automobili.

Ghiaccio e neve possono accecare i sensori

Fino ad ora gran parte dei collaudi effettuati negli Stati Uniti sono avvenuti in località prevalentemente soleggiate o che comunque presentano condizioni favorevoli come California, Nevada e Arizona; l'unica ad aver testato i veicoli con freddo e neve è stata la Ford ha fatto collaudi in condizioni invernali severe sulla pista privata di Mcity, creata appositamente nelle vicinanze di Ann Arbor nel Michigan; a spiegare la situazione è stata la stessa americana che ha reso noto come in condizioni di neve – che rende invisibile la segnaletica orizzontale e molta di quella verticale agli occhi dei sensori impiegati – sono state le mappe 3D, fondamentali per vedere i riferimenti nascosti. Con il cattivo tempo e il freddo, però, il problema dell'efficienza dei sensori e delle telecamere, che possono essere ‘accecati' da neve e ghiaccio o dalla fanghiglia sollevata dalle strada, si evidenzia notevolmente ponendo l'accento sulla questione sicurezza.

Sensori sempre più precisi per incrementare la sicurezza

Una situazione da non sottovalutare tanto che Amine Taleb, direttore di ricerca e sviluppo di Valeo, ha dichiarato di aver già iniziato a lavorare per migliorare il grado di efficienza dei sensori e, nello stesso tempo, riuscire ad evitare l'abbagliamento dato dal sole che si riflette sulla neve e sul ghiaccio. Alcuni sensori, ad esempio, possono essere riscaldati per sciogliere la patina ghiacciata, altri invece possono essere puliti con un getto di acqua o di aria o puliti con piccoli tergicristalli. Il lavoro da fare, però, è ancora molto; affinché i veicoli a guida autonoma siano efficienti in ogni condizioni, infatti, devono essere risolte ancora diverse questioni che guidatori esperti possono essere in grado di gestire meglio dei sensori, come ad esempio, l'uscita di strada volontaria per evitare un tamponamento oppure un testacoda quando, a causa del ghiaccio, la vettura slitta e non può essere frenata. La guida autonoma non è ancora realtà, ma con qualche miglioramento il futuro dell'auto potrebbe andare deciso verso questa direzione.

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