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Guida autonoma, Torino si candida per avviare la sperimentazione. Coinvolta anche Fca

Il capoluogo piemontese, grazie al protocollo d’intesa con case automobilistiche, aziende enti di ricerca e atenei, creare aree urbane in cui ospiterà test con vetture connesse e autonome.
A cura di Matteo Vana
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Nonostante l'incidente che in America ha visto la morte di una persona, investita da un veicolo a guida autonoma, e il seguente stop da parte di Uber, il progetto per dare alla luce le auto in grado di guidare da sole sembra andare avanti: in Italia, in particolare, sarà Torino a sperimentare i veicoli a guida autonoma e connessa. Il capoluogo piemontese, infatti, ha firmato un protocollo d'intesa con case automobilistiche, aziende enti di ricerca e atenei, associazioni di categoria, per fare della un laboratorio che sia anche da esempio per lo sviluppo del futuro della mobilità.

La città piemontese ospiterà test con vetture autonome e connesse

Il progetto vede in prima linea, insieme al Comune, GM Global Propulsion Systems, l’università e il politecnico di Torino, anche FCA Group; l'accordo stipulato favorirebbe la sperimentazione sul territorio torinese di soluzioni tecnologiche per il supporto di veicoli connessi e a guida autonoma, nonché l'adeguamento della rete infrastrutturale ai più avanzati servizi smart e per la guida automatizzata. Un passo avanti importante che permetterà all'Italia di essere in prima linea. Secondo le stime degli esperti, la sperimentazione sull'auto a guida autonoma e connessa avrà dal 2020 una crescita esponenziale che, nel giro di venti anni, potrebbe portare alla circolazione di oltre 30 milioni di esemplari nel mondo, per un valore stimato di 7 trilioni di dollari.

Grazie alla connettività delle reti 5G che permetteranno la comunicazione in tempo reale fra veicolo e veicolo, V2V, e fra veicolo e infrastruttura, V2I, il guidatore potrà essere supportato nei casi in cui la percentuale di errore umano cresce – come nel caso di velocità molto basse o elevate, ovvero nel traffico urbano e sui lunghi tratti autostradali -, utilizzando una mobilità sempre più assistita da servizi intelligenti per aumentare i livelli di sicurezza, snellire il traffico e ridurre in maniera drastica il numero di incidenti stradali. Per la sindaca di Torino, Chiara Appendino,"è un'occasione unica che può permettere al territorio e alle sue aziende di costruire una filiera che porterà grandi ricadute economiche, sociali e di mobilità. È una sfida che si vince insieme e possiamo essere da esempio per lo sviluppo di questo settore". Torino si candida per ospitare lo sviluppo delle auto a guida autonoma, l'Italia sembra poter svolgere un ruolo decisivo nella crescita del settore automobilistico dei prossimi anni.

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