Guidatore Designato per Ania, Aci e Diagea è possibile quanto necessario
Nel resto d’Europa, e dicendo “resto” s’intende un altrove lontano dall’Italia tipo Svezia, Norvegia, Spagna, Gran Bretagna, esiste il buon senso, ma oltre al buon senso esiste anche un elevato valore della vita. Buon senso ed elevato valore della vita si uniscono in quelle situazioni dove la mancanza dell’uno può inevitabilmente avere ripercussioni sull’altro.
La consapevolezza che l’alcol faccia male è cosa risaputa e non solo grazie alla campagna di sensibilizzazione messa in atto dal governo, o alla massiccia repressione messa in atto dallo stesso governo con sanzioni severe come multe salatissime, sottrazione dei punti sulla patente, ritiro della patente stessa. Che l’alcol faccia male alla salute, e che metta a repentaglio la vita stessa di chi si mette al volante dopo una serata allegra, lo si sa soprattutto leggendo i dati delle stragi, delle vere e proprie mattanze che succedono sulle strade di tutta Italia, ogni giorni, ogni settimana, ogni mese, ogni anno.
La fotografia scattata ritrae una penisola messa in ginocchio dalle stragi automobilistiche, che rappresentano la prima causa di mortalità nella fascia di età che va dai 18 ai 34 anni. Solo nel 2007 si sono contate 1.752 vittime, di età compresa tra i 18 e i 34 anni. Volendo sensibilizzare la popolazione su questo problema, per far sì che l’Italia non rimanga fuori dal resto d’Europa nell’asse buon senso-valore della vita, Fondazione Ania per la Sicurezza Stradale, Aci e Diageo propongono ogni anno la manifestazione “Stasera Guido Io”, quest’anno giunta alla terza edizione.
Cardine della manifestazione è stato sensibilizzare i giovani sulla pericolosità dell’alcol mischiato all’alta velocità, e, soprattutto, è stata illustrata una figura che nel resto d’Europa è l’anello di congiunzione tra il buon senso e il valore della vita, una figura che non beve quando si va fuori a cena, oppure quando si va in discoteca, quando si va in un qualsiasi posto sapendo che si berrà. Questa figura così lontana eppure cosi necessaria è ribattezzata Guidatore Designato, e risponde ad una logica inoppugnabile: chi guida non beve.
