Hakkinen contro gli ordini di scuderia Ferrari: “Pensi a vincere, non importa con quale pilota”
Doveva essere l'anno giusto per riportare il mondiale a Maranello, ma si sta trasformando nel peggior incubo possibile per la Ferrari: colpa di una Mercedes sin qui perfetta e anche fortunata – come in Bahrain -, ma anche di una Rossa non all'altezza della fama che troppo spesso la precede, incartatasi sugli ordini di scuderia per proteggere il suo pilota di punta, ossia Sebastian Vettel.
Il finlandese indica la strada alla Ferrari
Tre gare e tre team order impartiti a Charles Leclerc che però, in Cina, sono costati una posizione al giovane monegasco, ora superato dal suo compagno di squadra nel mondiale piloti ma entrambi lontanissimi dal leader Lewis Hamilton. Una situazione che rischia di minare gli equilibri interni con il team principal Mattia Binotto costretto a gestire un dualismo complicato; secondo la maggior parte degli addetti ai lavori la scuderia di Maranello dovrebbe smetterla di impartire ordini di scuderia e concentrarsi solo sula vittoria, lasciando liberi di gareggiare i propri piloti e tra questi c'è anche il due volte campione del mondo Mika Hakkinen.
Quando devi battere una squadra forte come la Mercedes non ha senso mettersi a giocare. La Ferrari deve smettere di concentrarsi su se stessa ed iniziare a concentrarsi sul vincere la sfida. Nella battaglia per stare davanti alla Mercedes nessuno dovrebbe preoccuparsi se è Leclerc o Vettel che vince la gara. La Rossa deve dimenticare gli ordini di squadra e concentrarsi sulla vittoria – sono state le sue parole al sito F1i.com – Penso che Leclerc avesse ragione ad essere arrabbiato perché la strategia in Cina lo ha riportato in quinta posizione, dietro la Red Bull di Max Verstappen.
Un consiglio, quello di Hakkinen, che è l'opinione più comune tra addetti ai lavori e non, confortati anche dai risultati della pista di Mercedes che, con un nuovo Bottas non più al servizio esclusivo di Hamilton, ha collezionato 3 doppiette in altrettante gare fino ad ora disputate. Una bella lezione per la Rossa di Maranello che dovrà puntare alla vittoria già da Baku per non rischiare di mandare a monte una stagione iniziata con i migliori auspici e diventata improvvisamente complicata non solo per meriti delle Frecce d'argento.