Hamilton batte il cinque, l’inglese chiude 4° in Messico e conquista il titolo mondiale
Un rigore a porta vuota, una schiacciata in campo aperto; il compito di Lewis Hamilton che per diventare campione del mondo doveva arrivare 7° in caso di vittoria di Sebastian Vette,l non era di certo impossibile. A semplificare ulteriormente le cose ci ha pensato il tedesco che non è riuscito a concludere davanti a tutti facendo accontentare l'inglese di un anonimo 4° posto nel Gran Premio del Messico e portando a casa il quinto titolo mondiale della sua carriera. A prendersi la scena, nella gara messicana, è stato Max Verstappen che bissa il successo dell'anno scorso chiudendo davanti alle due Ferrari di Vettel e Kimi Raikkonen.
Partenza show di Hamilton, Vettel si tiene fuori dai guai
In partenza è l‘inglese della Mercedes a scattare meglio, beffando Ricciardo e portandosi in scia a Max Verstappen. Hamilton, però, dimostra di essere un calcolatore evitando la lotta con l'olandese e accontentandosi di girare alla prima curva in seconda posizione. L'australiano parte male, rischia di farsi superare da Vettel che però dimostra di aver imparato la lezione: il tedesco frena prima, si accoda facendosi passare da Bottas e poi, in trazione, lo ripassa. Verstappen ha un ritmo che nessuno può tenere, la Mercedes soffre con le gomme tanto che alla fine dell'11° giro sia Hamilton sia Bottas si fermano: le Frecce d'argento aprono la girandola dei pit stop, le due Red Bull le imitano e Vettel passa al comando seguito dal suo compagno di squadra Raikkonen. Le Rosse sembrano avere il passo per spingere, ma il finlandese, con le gomme finite, deve subire il sorpasso di Verstappen.
Vettel di rimonta, la Mercedes in crisi con le gomme
Vettel, invece, riesce a rimanere davanti, poi entra anche lui e monta le Supersoft – così come tutti gli altri – mettendosi a rincorrere. Il tedesco si mette in scia a Ricciardo e inizia la battaglia per il podio, vinta grazie a un gran sorpasso sull'australiano. Davanti a lui c'è ora Hamilton, il grande rivale; uno stimolo in più per il pilota della Ferrari che recupera il gap e lo punta. Staccata e sorpasso ai danni dell'inglese, più per l'orgoglio che per il mondiale, ma dopo un periodo complicato tutto fa brodo per il Cavallino. Con il 2° posto in tasca l'obiettivo diventa Verstappen mentre il britannico al volante della Mercedes si lamenta con i box per le sue gomme che fanno avvicinare anche Ricciardo. Il sorpasso arriva in fondo al rettilineo con Hamilton che va lungo e passa sull'erba: è il segnale che il pit stop è ormai necessario.
La Red Bull tradisce Ricciardo, le due Ferrari sul podio
Il colpo di scena lo riserva la Ferrari, Vettel capisce che il 2° posto non serve e monta le Ultrasoft, così come Hamilton: motivi diversi dietro la scelta, ma stesso risultato. Il tedesco rientra in terza posizione, l'inglese in sesta. Red Bull cerca di proteggersi montando le Supersoft, il tedesco della Rossa si rimette a caccia di Ricciardo con l'australiano che non ci sta a perdere la piazza d'onore e resiste in ogni modo. A decidere la lotta è l'ennesimo problema alla Red Bull che lo toglie dalla contesa regalando a Vettel il 2° posto e a Raikkonen il gradino più basso del podio. A fare festa, però, è soprattutto Hamilton che chiude quarto e si prende il quinto titolo mondiale in carriera; l'inglese raggiunge Fangio e adesso, davanti, ha solo Michael Schumacher.