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Hamilton è un lampo a Singapore, Vettel non brilla: l’inglese vince a scappa nel mondiale

L’inglese, dopo la pole position, conquista anche la gara e vola nel mondiale dove adesso ha 40 lunghezze sul più vicino degli inseguitori, quel Sebastian Vettel che con la Ferrari non va oltre il 3° posto chiudendo anche alle spalle di Verstappen. Quarto Bottas mentre Raikkonen chiude alle sue spalle.
A cura di Matteo Vana
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Ci si aspettava il guizzo da parte di Vettel, il leone ferito dalla qualifica nella quale era chiamato a sbranare tutti dopo l'errore di Monza, e invece è stato Lewis Hamilton a sbranare gli avversari fin dalla partenza, lasciandogli solo l'occasione di lottare per le posizioni alle sue spalle. Il duello per il primo degli sconfitti lo vince Verstappen che si prende il secondo posto rendendo amarissimo il weekend della Ferrari e soprattutto di Vettel che chiude 3° e vede il suo rivale allungare nel mondiale fino a 40 punti; la matematica non lo condanna ancora, ma adesso credere in un mondiale che scappa via gara dopo gara, sembra sempre più complicato.

Lewis Hamilton - Getty mages
Lewis Hamilton – Getty mages

Duello Vettel-Verstappen in partenza

Nessun incidente al via, Vettel, memore del recente passato, affianca Verstappen ma decide di alzare il piede conscio che le gare difficilmente si vincono in partenza. Una scelta saggia che consente al tedesco di poter attaccare subito dopo quando supera l'olandese appena prima dell'ingresso della safety car per l'incidente nelle retrovie tra Perez e Ocon. Mossa perfetta per il ferrarista che guadagna una posizione e si mette a caccia di Hamilton. L'uscita della vettura di sicurezza ridà vita alle ostilità, ma nessuno dei due rivali sembra voler rischiare troppo. A rompere la monotonia è Vettel che decide di rientrare ai box montando le gomme Ultrasoft; un rischio per la Rossa che cerca di sparigliare le carte. Hamilton rientra subito dopo, ma sceglie di montare le Soft per andare fino in fondo. Il tedesco spinge, ma Perez davanti a lui lo rallenta costringendolo a vedere prima Hamilton sfilare, poi Verstappen con il quale arriva al duello, ma perdendo e ritornando alle posizioni che i tre occupavano al via.

Hamilton vince e comincia a "vedere" il titolo

Il leader è Kimi Raikkonen, ma il finlandese ha vita breve visto che le gomme cominciano ad abbandonarlo costringendolo al rientro ai box. Tutto torna come prima della consueta girandola di pit stop, Hamilton torna in testa con la Red Bull di Verstappen e la Ferrari di Vettel in terza posizione. Il tedesco paga troppo il mancato giro veloce durante la sosta di Hamilton, il suo sorpasso, se vuole sperare di vincere, dovrà essere fatto in pista. Nelle retrovie Perez e Sirotkin si toccano, il messicano rientra ai box, ma niente safety car. Un po' di pepe lo mettono i doppiati Sirotkin e Grosjean che duellando frenano Hamilton permettendo a Verstappen di rimettere in ballo tutto; non c'è nulla da fare perché l'inglese riallunga per evitare problemi. Ci si attende un guizzo da Vettel da un momento all'altro, ma il tedesco non trova mai la scintilla che gli permetterebbe di infuocare la notte di Singapore. Finisce così, con Hamilton a vincere il Gran Premio di Singapore e portare il vantaggio sul ferrarista a 40 punti; con 6 gare alla fine la matematica non condanna ancora la Rossa, ma la missione recupero, a questo punto, appare quasi impossibile.

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