Hamilton: “Ferrari migliore della Mercedes, non possiamo sempre sperare nella fortuna”
Una vittoria, la prima in questa stagione, piovuta dal cielo quella ottenuta a Baku da Lewis Hamilton: il campione del mondo, sulla pista dell'Azerbaijan, è apparso ancora una volta n netta difficoltà, incapace di tenere il ritmo della Ferrari di Sebastian e anche quello del compagno di squadra Valtteri Bottas. La Safety car, l'errore del tedesco in frenata e la foratura negli ultimi minuti di gara del finlandese, però, gli hanno regalato 25 punti che lo proiettano in cima alla classifica mondiale, con 4 lunghezze di vantaggio sul ferrarista.
L'inglese cerca di scuotere la Mercedes
Una gara fortunata quella dell'inglese che però ha messo in mostra una Mercedes in netta difficoltà; nonostante la prima fila conquistata in qualifica proprio grazie al britannico, le due Frecce d'argento non sono mai sembrate in grado di giocarsela alla pari con la Ferrari. Per la prima volta da quando l'ibrido ha fatto la sua comparsa in Formula 1 la scuderia di Brackley non sembra essere la favorita, scalzata al momento dalla vettura del Cavallino. Hamilton lo sa e lancia l'allarme:
Essere in testa al campionato ovviamente è una bella sensazione, ma se il nostro livello rimane quello espresso sino ad ora dovremo sperare nella fortuna per altre 17 gare, uno scenario non proprio ideale – ha dichiarato il campione del mondo in carica ai microfoni di Marca –. La macchina ha velocità, ma non riusciamo a esprimere tutto il nostro potenziale soprattutto perché non riusciamo a sfruttare bene le gomme. La macchina è buona, dobbiamo però renderla più facile da guidare. A livello di velocità pura la Ferrari è nettamente davanti a noi in questo momento. Problemi di gomme a parte, sento che anche io devo mettere qualcosa in più per cercare di eguagliare le Ferrari.
Il campione del mondo in carica, nonostante il primo posto conquistato proprio grazie alla vittoria di Baku, non è soddisfatto del proprio rendimento: l'inglese, unico pilota insieme a Raikkonen ad andare a podio in tre gare su quattro, chiede alla squadra di invertire la rotta per tornare a lottare ad armi pari con il suo grande rivale, Sebastian Vettel: mancano ancora 17 gare alla fine e Lewis Hamilton non ha nessuna intenzione di abbandonare la lotta in anticipo.
