Hamilton getta la spugna: “Ferrari troppo veloci, il mio obiettivo è raggiungere la top 5”
Doveva essere il weekend della riscossa per Lewis Hamilton, quello in cui colmare il gap minimo da Vettel e rilanciare le ambizioni iridiate dimostrando di essere ancora il pilota da battere, ma quella del Bahrain potrebbe essere la gara dell'allungo da parte del tedesco della Ferrari: la penalizzazione, che costringerà il campione del mondo a scattare dal 9° posto sulla griglia di partenza, rischia di pesare come un macigno sulle ambizioni dell'inglese che potrebbe ritrovarsi a dover rincorrere il proprio rivale già dopo la seconda gara del mondiale.
L'inglese non crede nella rimonta
Un weekend iniziato male e che rischia di finire ancora peggio: la Mercedes è apparsa fin troppo nervoso nel deserto di Sakhir, non riuscendo a trovare la prestazione mettendo a referto solo il 4° tempo, lontano dalle due Ferrari che hanno monopolizzato la prima fila. Non è riuscito a fare la differenza l'inglese e in gara sarà costretto a rimontare: una missione quasi impossibile, come affermato anche dal campione del mondo in carica.
Semplicemente le Ferrari sono state le più veloci per tutto il weekend – ha dichiarato ai media presenti sul tracciato -. Credo che sarà difficile raggiungere le prime cinque posizioni, anche se sarà quello l’obiettivo. Cercherò ovviamente di ottenere il maggior numero di punti possibile dalla mia posizione di partenza. La penalità non aiuta anzi renderà le cose molto difficili. C’è una zona DRS più lunga qui, però è molto difficile avvicinarsi alle macchine che ti stanno davanti.
Una gara tutta in salita quella che attende il campione del mondo in carica, chiamato a non far scappare le due Ferrari di Vettel e Raikkonen impedendo una doppietta che, soprattutto in ottica mondiale costruttori, peserebbe come un macigno sulla speranze iridate della Mercedes. Una vera e propria impresa quella di Hamilton; servirà una gara tutta all'attacco, l'inglese non parte battuto in partenza, ma le Rosse viste in Bahrain fanno paura, anche alla Mercedes dominatrice assoluta degli ultimi quattro mondiali.
