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Hamilton: “Il fattore mentale è fondamentale, Nadal e Federer sono un esempio per me”

Il pilota della Mercedes: “Non ritengo che la W08 sia stata la miglior vettura, ma che lo sia stata la nostra squadra. Vettel? Il mio rapporto con lui è di correttezza, conosco i suoi punti deboli così come quelli della Ferrari” sono state le sue parole.
A cura di Matteo Vana
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Lewis Hamilton - Getty images
Lewis Hamilton – Getty images

La Formula 1 è pronta a riaccendere i motori per il Gran Premio del Brasile, penultimo appuntamento di una stagione che ha già emesso i suoi verdetti. il campionato costruttori, nonostante la rinascita della Ferrari, è andato alla Mercedes per il quarto anno consecutivo mentre quello piloti lo ha portato a casa Lewis Hamilton, dopo una lotta all'ultima staccata con Sebastian Vettel che però ha pagato a caro prezzo gli errori e la sfortuna che hanno costellato il trittico asiatico con il ritiro a Singapore e i guasti in Malesia e Giappone.

Una stagione, quella che si avvia alla conclusione, che ha visto il pilota inglese in grande spolvero: un anno da record quello vissuto da Hamilton, capace di infrangere il primato di pole position di Michael Schumacher, fermo a quota 68, arrivando a 72 e di diventare il pilota britannico più vincente di sempre. Una forza che, secondo quanto raccontato dal neo campione del mondo, deriva soprattutto dalla tenuta mentale dimostrata durante tutto l'arco della stagione.

 In questi anni credo di essere riuscito a costruirmi una barriera protettiva poiché sono convinto che solo con l’amore e la positività si può ottenere qualcosa –  sono state le sue parole riportate dal quotidiano spagnolo AS -. Quando guardi a grandi campioni del tennis o del golf ti rendi conto di quanto sia rilevante il fattore mentale. E’ la testa che controlla le azioni. Stelle come Rafa Nadal o Roger Federer sono un esempio assoluto e per me rappresentano una fonte d'ispirazione.

La sfida con Vettel e il rapporto con il tedesco

Non c'è solo Ayrton Senna, dunque, tra gli sportivi che hanno ispirato Lewis Hamilton nel corso della carriera. La stagione 2017, però, ha dimostrato, oltre alla forza mentale del pilota inglese, anche quella della Mercedes che non ha mai accusato un problema, al contrario della Ferrari, costretta in più di una occasione a dare forfait. Eppure, secondo il campione del mondo, la vettura di Brackley non era la più forte tra quelle in pista. "Non ritengo che la W08 sia stata la miglior vettura del 2017, ma che lo sia stata la nostra squadra. Assieme siamo stati capaci di superare anche i momenti più difficili" ha spiegato. Una sfida, quella contro Vettel, che ha visto i due lottare ruta a ruota per la supremazia in pista; tra il ferrarista e l'inglese sono state scintille, ma il rapporto tra di loro è di estrema correttezza: "Il mio rapporto con lui è di correttezza. Non siamo più dei ventenni, siamo uomini adulti. Conosco i suoi punti deboli e quelli di forza. Ugualmente so quali sono le pecche e i pregi della Ferrari" ha concluso Hamilton. Un duello che si riproporrà anche nel 2018 quando alla lotta potrebbe aggiungersi anche Max Verstappen rendendo il mondiale di Formula 1 ancora più appassionante rispetto a quanto visto quest'anno.

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