Hamilton, numeri e record di una stagione da favola
E alla fine vince Lewis Hamilton: con il 9° posto ottenuto in Messico il britannico della Mercedes si è laureato campione del mondo per la quarta volta in carriera. Un titolo arrivato nella stagione forse più difficile della sua carriera, contro una Ferrari che sembrava poter interrompere il dominio della Frecce d'argento e tornare al successo dopo anni di digiuno; il duello con Sebastian Vettel ha tenuto gli spettatori con il fiato sospeso fino a poche gare dalla fine ma l'inglese ha dimostrato ancora una volta di essere il più forte sfruttando al massimo le lacune delle Rossa, naufragata dopo il trittico asiatico.
Il pilota inglese più vincente della storia
Hamilton è tornato al successo nell'anno che lo ha visto infrangere prima il record di pole position del suo mito Ayrton Senna, poi quello di Sua Maestà Michael Schumacher: l'inglese ha toccato quota 72 partenze dal palo contro le 68 del tedesco, un numero impressionante che potrebbe essere ulteriormente ritoccato verso l'alto negli ultimi due Gran Premi stagionali che rimangono ancora da disputare. In un solo colpo l'alfiere della Mercedes si mette alle spalle anche Jackie Stewart diventando così il pilota britannico più vincente della storia. Non c'è solo il primato di pole position, però, ad eleggerlo nell'Olimpo dei grandissimi che hanno fatto la storia della Formula 1. Nel 2017, infatti, il pilota della Mercedes ha stracciato anche il record assoluto di partenze in prima fila: 117 quelle centrate dal britannico contro le 116 dell'ex pilota della Ferrari. Adesso nel mirino ci sono il record assoluto di campionati vinti – con Schumacher a quota 7 – e quello di vittorie assolute che vede sempre il Kaieser in testa con 91 successi: traguardi che sembrano lontanissimi, ma che, con una vettura come quella della casa di Brackley e il talento a disposizione di Hamilton, non sembrano più così sicuri.
La lotta con Vettel e l'allungo mondiale
Un predestinato fin da bambino, Lewis Hamilton, quando con i kart dava spettacolo. Il grande salto arriva nel 2007, quando il suo secondo padre, Ron Dennis, lo affianca al due volte iridato Fernando Alonso alla guida della McLaren motorizzata Mercedes. L'anno dopo è già titolo mondiale che lo incorona come il più giovane pilota di sempre a conquistare il titolo iridato, record poi battuto da Vettel. Un piccolo periodo di appannamento dovuto alla super Red Bull guidata proprio dal tedesco, poi il matrimonio con Mercedes che gli regala i due titoli nel 2014 e nel 2015, oltre alla beffa dell'anno scorso quando è il suo compagno di squadra Nico Rosberg a rubargli lo scettro prima di ritirarsi. Hamilton si ripresenta al via della stagione 2017 con la voglia di dimostrare al mondo chi è il più forte, ma trova sulla sua strada una Ferrari tornata competitiva: nonostante questo arrivano le vittorie di Shanghai, Barcellona e Montreal che danno vita a un mondiale combattutissimo: il vero capolavoro, però, arriva dopo la pausa. Spa-Francorchamps, Monza – nella tana del nemico -, Singapore, Giappone e Stati Uniti; un pokerissimo, al quale si aggiunge il 2° posto conquistato in Malesia, che rende bene l'idea del dominio messo in atto dal pilota britannico. Sono 143 i punti conquistati sui 150 disponibili in quei 6 GP contro i 78 messi a referto dal rivale Vettel. Uno scatto che permette ad Hamilton di prendersi il quarto mondiale della carriera raggiungendo proprio il tedesco della Ferrari e Alan Prost. L'anno prossimo sarà ancora una sfida tra loro due, con il possibile outsider Verstappen, un ruota a ruota per vedere chi, tra il britannico e il pilota della Ferrari, riuscirà per primo ad arrivare a quota 5 mondiali.
