Hamilton: “Per riuscire a battere le Ferrari dovremo essere perfetti”
Ha fatto segnare il miglior tempo in entrambe le sessioni, ma Lewis Hamilton non è convinto di riuscire ad avere la meglio sulle Ferrar: Raikkonen è distante solo 7 millesimi, Vettel, leader del mondiale con 17 punti di vantaggio proprio sull'inglese, paga un decimo ma soprattutto in qualifica è in grado di trasformarsi come fatto già in Bahrain. La Mercedes, dal canto suo, sembra ancora la squadra più forte, soprattutto in Cina ma ha perso quelle certezze che l'anno scorso la portavano a non sbagliare mai.
Il campione del mondo teme le Ferrari
L'Australia prima e il Bahrain poi hanno dimostrato come l'audacia della Ferrari, soprattutto in termini di strategie al box, venga puntualmente premiata. A Shanghai le due Rosse hanno dimostrato di poter competere con il britannico che non è consapevole di non poter perdere ancora punti nel confronto diretto con Vettel.
Il tracciato cinese ha il rettilineo più lungo del mondiale, quindi la Ferrari potrà sfruttare il vantaggio dato dalla power unit – ha sottolineato il campione del mondo –. I turni di libere sono andati bene, abbiamo percorso i chilometri che volevamo, ma siamo tutti vicinissimi; siamo più veloci della Red Bull, che va comunque tenuta d’occhio sul passo gara, ma sarà necessario trovare tutto quello che ha la macchina per battere la Ferrari. Serve il massimo da tutti noi, dovremo essere perfetti.
Hamilton non è certo che la Cina gli regali un'altra vittoria come successo in passato. La SF71H ha dimostrato di sapersi adattare bene a qualsiasi tipo di circuito e un'altra vittoria di Vettel scaverebbe ancora di più il solco tra i due con l'inglese che, nella migliore delle ipotesi, si ritroverebbe a dover recuperare 24 punti dopo appena 3 gare. Uno scenario che il campione del mondo non vuole prendere in considerazione concentrandosi solo sulla gara: l'obiettivo è vincere e sperare che Bottas possa inserirsi tra i due, rosicchiando così punti importanti al tedesco dimezzando lo svantaggio e rendendo più semplice la rincorsa verso il quinto titolo della carriera.
