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Hamilton, Raikkonen e le bizzarrie dei piloti

Il leader del Mondiale piloti e il pilota finlandese della Ferrari sono al centro di un vortice che non riguarda propriamente le loro prestazioni in pista.
A cura di Vito Lamorte
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Per essere pilota di Formula 1 un po' pazzo lo devi essere. La pensa così anche Niki Lauda, che di pazzia ne aveva da vendere, ma che ora è il presidente non esecutivo della Mercedes, team che ha appena vinto il Mondiale costruttori. La scuderia di Brackely si è resa anche protagonista di una poco simpatica provocazione nei confronti della Ferrari dopo la gara di Sochi. Ma questa è un'altra storia. Secondo quando riporta il tabloid Koelner Express, la leggenda della Formula 1 ha fatto trasparire tutto il suo stupore in Russia, quando ha visto l'ultimo accessorio acquistato da Lewis Hamilton nel paddock di Sochi: il pilota della Mercedes si è presentato in versione più rap del solito, indossando al collo un'enorme catena d'oro.  Il leader del campionato avrebbe detto al suo capo Mercedes: "È tutto oro e pesa un chilo!" e successivamente avrebbe dichiarato che il costo del gioiello sarebbe di 45.000 euro. Niki Lauda dopo queste esternazioni si sarebbe espresso così: "Abbiamo un pilota normale e uno che è un po ‘diverso".

Un altro personaggio della Formula 1 al centro di voci che lo vedevano protagonista di comportamenti alquanto bizzarri è un pilota della Ferrari. Secondo la stampa spagnola, Kimi Raikkonen avrebbe bevuto troppo durante il viaggio che lo ha portato da Tokyo a Mosca, in vista del Gran Premio di Russia disputatosi nel weekend. Il ferrarista sarebbe stato visto correre in maniera bizzarra in preda ai fumi dell’alcol. Voci accompagnate da un paio di foto uscite su un profilo Instagram che supporterebbero questa tesi, se non fosse che non hanno particolari riferimenti per comprendere quando e dove sono state veramente scattate. In difesa di Kimi è giunto Oskari Saari, commentatore per il canale finlandese MTV3, che ha spiegato come i dettagli del volo riportati non fossero corretti dato che Raikkonen aveva volato in realtà da Nagoya a Helsinki dopo la tragica gara giapponese, segnata dall'incidente di Jules Bianchi. Saari ha aggiunto di poter confermare ciò perché lui stesso si trovava sull’aereo: "Lui si è seduto e si è messo a dormire e non mi ricordo di averlo visto svegliarsi neanche una volta". Misteri e bizzarrie da piloti.

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