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Hamilton: “Vettel è uno dei migliori, ma io non sono ancora sazio”

Il pilota della Mercedes: “Sarà un anno entusiasmante per gli appassionati di Formula 1 per il fatto di avere due piloti quattro volte campioni del mondo in lotta fra di loro. Oltre a noi, però, c’è anche la Red Bull” ha assicurato.
A cura di Matteo Vana
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Lewis Hamilton e Sebastian Vettel - Getty images
Lewis Hamilton e Sebastian Vettel – Getty images

Un 2017 praticamente perfetto quello vissuto da Lewis Hamilton: il pilota della Mercedes, infatti, è riuscito a vincere il quarto titolo della sua carriera portando a termine tutte le gare in calendario. La stagione che sta per iniziare, però, potrebbe essere più complicata: la Ferrari e Vettel, dopo la sconfitta dell'anno scorso, hanno voglia di rivincita e anche la Red Bull, indicata da molti come la vera sorpresa, potrebbe inserirsi nella lotta al mondiale.

Il duello con Vettel e la Red Bull

Nonostante questo, però, Hamilton è convinto della bontà del progetto Mercedes: nei test il britannico ha dimostrato, soprattutto nel passo gara, come la sua W09 sia ancora la macchina da battere. A fare la differenza, poi, potrebbe essere proprio lui, il campione del mondo in carica, più affamato che mai dopo il quarto titolo mondiale conquistato.

Sarà un anno entusiasmante per gli appassionati di Formula 1 per il fatto di avere due piloti quattro volte campioni del mondo in lotta fra di loro – ha dichiarato in conferenza stampa l'inglese– e per me è una grande esperienza correre contro Vettel, che fra quelli in attività è al top. Quello che conta, però, è che alla fine della tua carriera per essere il migliore devi sapere di aver corso contro il meglio. Quest’anno sarà interessante perché oltre Seb anche la Red Bull sarà in lotta. Io già al massimo? Spero di no, credo si sia raggiunto il picco quando è più dura raggiungere il massimo del livello fisico e gli interessi diminuiscono. Ma vi assicuro che non è il mio caso.

Il 2018 vivrà ancora una volta della rivalità tra Hamilton e Vettel, un duello spesso invocato e vissuto a pieno da entrambi i piloti: l'anno scorso l'apice fu raggiunto con la ruotata del tedesco a Baku, episodio che non costò al ferrarista penalità in termini di punteggio, ma mise a nudo la fragilità psicologica nel confronto con il britannico. Un episodio che Hamilton sfruttò a proprio favore per cominciare a perfezionare la sua rimonta culminata a Monza e sancita dai problemi avuti dalla Ferrari nel trittico asiatico, decisivo per l'assegnazione del mondiale. Quest'anno la Rossa vuole scrivere un altro finale, ma il campione del mondo non sembra avere nessuna intenzione di far lasciare il trono conquistato.

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