Hockenheim contro Ecclestone: “Il contratto va rispettato”
"Abbiamo un contratto per il 2016 e per il 2018 e se non dovesse essere rispettato ci saranno serie conseguenze". Sono queste le parole di Georg Seiler, responsabile dell’impianto di Hockenheim alla testata Mannheimer Morgen, dopo le esternazioni di Ecclestone della settimana scorsa. L'84enne boss del circus aveva sottolineato che i soldi ci sono ma non vogliono essere impegnati nella Formula e che dovrebbe tornare a Hockenheim il prossimo anno, nonostante il contratto resta in forse. Nel paddock di Sepang, Bernie ha messo in mostra il solito show e ha fornito materiale in abbondanza per alimentare lunghe discussioni. Mr E è passato dal potere decisionale dei team ("Se uno arriva ferito in ospedale e un chirurgo deve amputargli un braccio, lo fa e basta. Non organizzano un meeting per decidere. È totalmente sbagliato che i concorrenti partecipino alla stesura delle regole"), allo scarso peso di Jean Todt ("Jean vuole mettere tutti d’accordo, invece a Mosley, o a me, non importa niente. Max Mosley era un decisionista: diceva “da domani niente simulatori” e dal giorno dopo si cambiava"), fino al rischio scomparsa per i circuiti storici in difficoltà nel soddisfare le richieste economiche della FOM(“Ho imparato nella vita che i contratti spesso non valgono la carta sulla quale sono scritti").
Le richieste sempre più esose di Bernie Ecclestone rischiano di vedere la Formula 1 mutilata dei circuiti storici: un problema che tocca da vicino anche l’Italia con la delicata situazione di Monza che si spera, possa trovare a breve una soluzione.