Honda e Yamaha, partnership tra le due grandi rivali per la produzione di scooter
Honda Motor Co. e Yamaha Motor hanno annunciato un’intesa per lo sviluppo di scooter destinati al mercato giapponese, sotterrando l’ascia di guerra di una rivalità ultradecennale per consolidare la produzione in risposta al mercato motociclistico in contrazione.
Partnership tra le due grandi rivali
Secondo l’intesa, annunciata oggi con una conferenza stampa a Tokyo, Honda inizierà la produzione di scooter con motori da 50 cc per il mercato interno nel suo impianto nel sud del Giappone entro la fine del 2018, sulla base della piattaforma di produzione utilizzata per i ciclomotori Honda. Le due società hanno precisato che l’unione delle risorse dovrebbe permettere di ridurre i consti per lo sviluppo di nuove tecnologie e tenere il passo con sempre nuove e serrate normative in termini di emissioni per contrastare il calo delle vendite di motocicli in Giappone Nell’ultimo anno, le registrazioni sono infatti calate del 10% a quota 406.591 unità e negli ultimi 30 anni ha registrata una contrazione di quasi l’80% a causa del rapido invecchiamento della popolazione.
Il rallentamento del mercato degli scooter registrato in questi ultimi anni ha reso il business nel settore molto difficile per entrambe le società, da una partnership potremo trarre benefici – ha riportato Shinji Aoyama, operating officer e direttore di Honda.
La collaborazione sarà limitata alla produzione di scooter destinati al Giappone. Le due società hanno precisato che aggiorneranno congiuntamente i modelli che Honda produrrà per Yamaha, considerando lo sviluppo di scooter elettrici. Per Katsuaki Watanabe, managing executive officer e direttore di Yamaha Motor, la produzione di modelli Yamaha su contratto renderà più efficiente la politica di riduzione dei costi all’attuale produzione Yamaha in Taiwan e successiva esportazione. La partnership contrasta con la rivalità tra Honda, leader del mercato motociclistico globale con il 43%, e Yamaha, che segue con il 27,2% in quota, che risale agli anni ‘80, quando entrambe le società rilasciarono decine di modelli e battagliarono su distribuzione e prezzi per aumentare la propria fetta di mercato. Ma assicura Watanabe “non resta assolutamente alcuna brutta sensazione o negatività legata a quel periodo”.