I 10 peggiori vizi degli italiani alla guida
L'auto rappresenta la massima espressione della mobilità autonoma, chiunque ha una vettura si sente padrone della strada. Martin Luther King disse "la mia libertà finisce dove comincia la vostra", questo non vale nella selvaggia giungla urbana, dove le norme del Codice della Strada vengono interpretate in maniera libera da alcuni elementi. Quella che in America viene definita Road Rage, ovvero l'aggressività al volante non è altro che la conseguenza di una serie di comportamenti sbagliati, che diventano una sorta di abitudine da parte del guidatore medio, che infastidisce chi si trova in strada con lui. Questi vizi sono molto frequenti e spesso caratterizzano un vero e proprio stile di guida, ecco una lista dei peggiori utenti della strada che si possano incontrare:
- L'uomo telefono: Oggigiorno il cellulare è uno strumento fondamentale, leader indiscusso delle tasche di ogni pantalone o cappotto. Sebbene l'uso del telefono alla guida sia severamente proibito, l'automobilista medio guida tranquillamente, con una mano sullo sterzo e l'altra pronta a mantenere lo smartphone sull'orecchio. "Aspetta, devo cambiare marcia" cit.
- L'indeciso: Prima sta sulla sinistra, poi si rende conto che è la corsia di sorpasso e si sposta a destra. Poi accelera e si riporta in sinistra, ma non vuole sorpassare e torna a destra. Alla fine trova il compromesso, si mette a centro strada e ci resta finché non vede una volante dei carabinieri. "Se la striscia è discontinua ci posso passare sopra" cit.
- L'arco senza frecce: Per queste persone la levetta alla sinistra del volante è un optional, un'asticella la cui funzione resta ignota. L'istruttore della scuola guida aveva accennato qualcosa riguardo degli indicatori di direzione, ma era finita l'ora del corso. "Ma quelle non si usano solo per le emergenze?" cit.
- Il mago della retromarcia: Un vero eroe della strada. Riesce a percorrere interi viali in retromarcia senza vedere dove sta andando. Girare la testa e poggiare la mano sul sedile del passeggero è un tecnica troppo impegnativa per lui. "Tanto lo stesso non vedo niente" cit.
- Una vita da seconda fila: Quando non si trova posto per parcheggiare si scatena il panico. La fidanzata si lamenta, la tensione sale alle stelle e la pazienza si esaurisce. La seconda fila resta l'unica soluzione. "Però ho messo le quattro frecce" cit.
- Semaforo verde a Monza: Lui è pronto a scattare, appena vede il semaforo pedonale farsi rosso, lui sa che manca poco alla partenza. Ma davanti a lui c'è il solito vecchio che non parte subito, un forte colpo di clacson lo sveglierà dal suo sonno. "BEEEEEEEEEEEEP" cit.
- Le rotatorie eterne: Circolare all'interno di una rotonda non è cosa da tutti. Alcune persone hanno una vera e propria fobia per le rotatorie, si confondono e non sanno più dove andare. C'è anche chi ci è rimasto intrappolato per parecchie ore. "Probabilmente sto girando in tondo" cit.
- Scarsa visibilità agli incroci: Invecchiando si perde qualche diottria e osservare la strada prima di impegnare un incrocio diventa difficoltoso. Quindi il nostro eroe si lancia al centro dell'incrocio, osserva bene la situazione, poi decide cosa fare. "Ho la precedenza su tutti" cit.
- 2000W e non sentirli: La radio è una componente fondamentale di ogni auto. Guidare con un sottofondo musicale rende più piacevole le traversate. Quindi è giusto installare un impianto dotato di 15 altoparlanti, con una potenza totale di 2000 Watt e farlo notare a tutta la città. "Alza il volume, questo pezzo spacca!" cit.
- Smart, scooter a quattro ruote: Le dimensioni compatte della Smart Fortwo la rendono perfetta per la città. L'unica pecca è che spesso chi la guida pensa di trovarsi a bordo uno scooter e si lancia a zig zag nel traffico, riuscendo ad entrare in qualsiasi spiraglio. "Posso parcheggiare dove mi pare" cit.
[La foto in apertura è di PDXdj]