I dati del mercato 2009 di Fiat, Lancia, Alfa Romeo, Maserati e Ferrari
Italia e Europa. Va, il mercato 2009 dell'auto va. Certo: alti e bassi; e, sì, è vero: non è positivo per tutti. Del resto, se il bene in economia rimanda ad un valore finito, le statistiche Acea della Fiat non sarebbero così sensazionali come invece appaiono. Il tutto in un quadro in cui porre ragionevole fiducia, laddove l'Italia appare al quinto posto per percentuale di crescita rispetto al 2008. Il valore negativo del nostro paese, infatti, rispecchia una sostanziale stabilità (-0,2%), settima dietro a Germania (+ 23,2%), Repubblica Ceca (+12,5%), Francia (+10,7%), Austria (+8,8%), Slovacchia (+6,7%) e Polonia (+0,1%), ma terza per valori assoluti con 2,158,010 vetture immatricolate, dopo a Germania (3,807,175) e Francia (2,268,671).
Gruppo Fiat. In crescita dopo l'erogazione degli ecoincentivi, le vendite del gruppo torinese hanno chiuso in bellezza (ed efficienza) con un +21.9% nel mese di dicembre 2009 (81,957 unità immatricolate) rispetto allo stesso periodo del 2008 (81,957 unità). Un incremento progressivo che ha finito per portare il Lingotto tra le poche case automobilistiche ad attraversare il 2009 con un valore positivo rispetto all'anno precedente: con un +6,1% le 1,120,537 immatricolazioni del 2008 diventano 1,200,325 nel 2009.
Fiat. All'interno del Gruppo Fiat si impone però una differenziazione. Il marchio Fiat – esclusi gli altri brand del gruppo – vende 66,241 unità a dicembre 2009 contro le 52,799 dell'anno precedente (+25,5%) e, in tutto il 2009, 964,648 auto contro le 900,169 (+7.2%).
Lancia. Ma un dato particolarmente incoraggiante viene dalla Lancia, che sostiene fortemente la crescita del gruppo con 8,848 unità del dicembre 2009 (il +23,9% delle 7,140 vetture dello stesso periodo 2008) e 120,658 unità annuali contro le 113,372 dell'anno precedente (+6,4%).
Alfa Romeo. E' il marchio che, pur procedendo lentamente, comunque si muove in senso positivo. Sebbene il dicembre appena trascorso non abbia dato soddisfazioni con le sue 6,551 vetture immatricolate (il -7.1% delle 7,053 del 2008), la sportiva si attesta comunque su un valore annuale positivo, il +8.0% (108,720 nel 2009 contro le 100,708 del 2008).
Maserati e Ferrari, infine, ricalcano appieno il trand di crescita di gran parte delle auto di lusso durante la crisi. Con 317 auto vendute a dicembre nel 2009 e contro le 260 dello stesso mese del 2008, i due marchi fanno registrare un +21,9%, da abbinare poi ad un valore annuale del +0,2% (da 6,288 nel 2008 a 6,299 nel 2009).
Questi i dati di una crisi che sembra si stia attraversando acquistando addirittura terreno sulle dirette concorrenti, mentre in madrepatria la Fiat insegue l'efficienza dislocando la produzione. In altri termini, la crescita della Fiat rispecchia una strategia imprenditoriale per ora vincente, alla quale non bisogna tuttavia accompagnare facili entusiasmi, relativi a benefici immediati sull'economia del paese.