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I luoghi dell’abbandono, ciò che resta dell’ex stabilimento Bugatti

L’ex fabbrica di Campogalliano dove tra il 1991 e il 1995 si produceva l’avveniristica EB110 lasciata al suo destino. Su Facebook gli scatti del periodo in cui il marchio tornò ad essere italiano.
A cura di v.a.
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L'ex stabilimento Bugatti di Campogalliano / Facebook
L'ex stabilimento Bugatti di Campogalliano / Facebook

Era simbolo di modernità e di avanguardia, “la più bella fabbrica del mondo per fare la più bella macchina del mondo” ricorda chi lavorava per il gruppo dell’imprenditore e finanziere Romano Artioli che dal 1987 al 1995 riportò in vita il sogno della Bugatti, la storica casa automobilistica fondata in Francia nel 1909 dall’italiano Ettore Bugatti.

A 21 anni dal fallimento, lo stabilimento di Campogalliano, nei pressi di Modena, è lasciato al suo destino ed è l’associazione “I luoghi dell’abbandono”, attraverso la propria pagina Facebook, documenta lo stato della fabbrica dove dal 1991 al 1995 si produceva la EB 110, l’avveniristica sportiva che sotto il profilo prestazionale non aveva nulla da invidiare alle contemporanee Ferrari F40 e Lamborghini Diablo. L’associazione organizza anche una visita al sito modenese, in programma per il 17 aprile.

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