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I segreti della Ferrari di Alonso al GP del Canada

L’ottimo secondo posto di Alonso sul tracciato di Montreal, settimo appuntamento del mondiale di F1, è il risultato di modifiche tecniche che hanno permesso alla Rossa di affermarsi alle spalle di un imprendibile Vettel.
A cura di v.a.
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Sul tracciato di Montreal, lavato dalla pioggia di questi giorni, il GP del Canada si corre su una pista “verde” che chiede molto alle monoposto, in termini di motore, freni e pneumatici. Lunghi rettilinei raccordati da lentissime curve, accelerazioni e staccate violentissime di cui quattro da oltre 300 km/h a 80 km/h che portano la temperatura dei freni delle monoposto a oltre 1200 °C. L’introduzione dei dischi con pasta di carbonio più dura e il migliorato scambio termico tra gli elementi grazie a prese d’aria dei freni riviste, con l’aggiunta di un nuovo padiglione di raffreddamento all’esterno dello pneumatico, sono solo alcune delle modifiche tecniche che hanno portato all’ottimo secondo posto di Alonso. La Ferrari qui a Montreal ha trovato quel delicato set up chiudendo con una prestazione di compromesso sia a livello di trazione che di efficienza. Soluzioni non del tutto inedite per la Rossa di Maranello che è riuscita a reagire, ottenendo quella prova di carattere che ha fugato la mancanza di concretezza del Bahrain, della Malesia e di Monaco. La F138 in Canada ha mostrato grande efficienza aerodinamica e una grande progressione in accelerazione. Nonostante gli uomini di Maranello nel weekend lamentassero difficoltà in innesco grip, problema che di solito può dipendere dal carico aerodinamico ma che nel caso della Ferrari sembra più dovuto alla trazione, i meccanici sono riusciti ad anticipare l’accelerazione in uscita dalle curve di bassa e media velocità, consentendo alla Rossa evidenti miglioramenti. L’utilizzo mirato del dispositivo di connessione idraulica delle sospensioni di cui la Ferrari dispone, potrebbe essere stata la chiave della risoluzione del problema.
Il ritorno in Europa, a partire dal prossimo appuntamento sul circuito di Silverstone, proporrà delle gare classiche, su circuiti permanenti di grandi difficoltà. Gli sviluppi che gli uomini di Maranello sono riusciti ad trovare a Montreal sono segno di una presenza forte e convinta per affrontare al meglio gli avversari: l’obiettivo è quello di avere una Ferrari che è una vera Ferrari, capace di mettere gli antagonisti sotto pressione.

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