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Iannone, anche Phillip Island a rischio: “Recupero in 2-3 mesi, la MotoGp non è ping pong”

L’abruzzese della Ducati getta i dubbi sulle sue condizioni e il previsto rientro in Australia: “La vertebra è ancora rotta e il processo di saldatura non è completato. Dovessi cadere nuovamente, sarebbe molto pericoloso. La nuova Tac chiarirà la situazione”.
A cura di Valeria Aiello
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Andrea Iannone non correrà in Giappone questo fine settimana e, malgrado la certezza della Ducati, non è detto che sarà al via in Australia, la prossima settimana. A gettare dubbi sul previsto rientro è proprio Iannone che, nonostante le rassicurazioni arrivate del direttore sportivo della Ducati, Paolo Ciabatti, certo che l’abruzzese tornerà in forma per il Gp di Phillip Island, non è detto che nel giro di una settimana il suo recupero sia al 100%.

Alla fine di questa settimana farò una nuova Tac e vedremo qual è la situazione – ha chiarito Iannone a Gazzetta dello Sport – Per me la cosa fondamentale è che la vertebra sia saldata. Mi pesa un sacco non poter correre a Motegi, però la vertebra e ancora rotta, il processo di saldatura è in corsa ma non è completato. Dovessi cadere nuovamente in quel punto sarebbe molto pericoloso.

Dopo la caduta nelle prime libere di Misano che lo ha costretto a saltare il fine settimana sul circuito romagnolo e il round successivo, ad Aragon, si era parlato di una prognosi di 25 giorni. Tuttavia, come chiarito dal pilota di Vasto, per il completo recupero della lesione potrebbero essere necessari anche fino a tre mesi.

Pensavamo tutti che sarebbe stato un recupero più veloce, ma non è così – spiega il pilota – La Tac in questo senso parla chiaro e quello che è successo lo scorso anno a Giuliano (pilota Ducati in Superbike, ndr) dimostra come i tempi siamo lunghi. Il medico mi ha detto che ci vogliono 2-3 mesi per il recupero totale, e siccome non giochiamo a ping pong…”

A difendere i colori del team Ducati a Motegi ci sarà solo Andrea Dovizioso, dopo il rifiuto arrivato da Casey Stoner che, nel caso Iannone dovesse saltare anche la tappa in Australia, non lo sostituirà neppure a Phillip Island. Per il fine settimana nella terra dei canguri sarebbe però disponibile Michele Pirro, collaudatore e vero jolly della Ducati in questa stagione, che non potrà essere al posto di Iannone in Giappone perché impegnato a Valencia in sella alla GP17.

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