Iannone: “Ducati? In queste gare la mia moto non si è mai vista dov’era con me”
Un mese e mezzo dopo l’incidente nelle prime libere di Misano, Andrea Iannone torna in sella alla sua Ducati nel Gp della Malesia. La frattura alla vertebra T3 che si è procurato cadendo al Carro2, lo ha costretto a saltare anche Aragon, Giappone e Australia ma, ieri dopo pranzo, il 27enne di Vasto è atterrato a Kuala Lumpur, determinato a indossare casco e tuta per capire se e come riuscirà a guidare.
Come sto? Boh. La sola cosa certa è che ho tanta voglia di tornare in moto – risponde Iannone a Gazzetta dello Sport – Non ce la facevo più a stare a casa, è stato difficile, duro. Però credo che sia stato necessario, era importante non rischiare con la schiena dopo tutte le visite che ho fatto e le sensazioni non molto positive. Ogni volta che mi allenavo avevo male… Dalla caduta di Misano non ho mai dormito bene e passo le giornate a prendere antidolorifici… Vorrei farne a meno, sono stufo di bombardarmi così, però se sarà l’unico modo per guidare continuerò”.
Spero che il rientro non sia traumatico – ha aggiunto – È stato un periodo molto difficile da accettare, guardare le gare dal divano non lo auguro a nessun pilota.
Nelle ultime quattro gare, la Ducati ha sostituito Iannone prima con Michele Pirro e poi con Hector Barbera, ma in quattro round i due hanno racimolato 30 punti, poco più della metà dei 48 guadagnati dall’altra Ducati ufficiale di Andrea Dovizioso.
Sono state gare strane – analizza Iannone che – Della gara di Motegi ho visto solo gli highlights, l’Australia in replica. Da fuori però è difficile capire. La Ducati? L’ho vista senza Iannone. La mia moto non si è mai vista dove è sempre stata.
Il miglior piazzamento è stato quello di Dovizioso in Giappone, secondo al traguardo alle spalle di Marc Marquez e davanti alla Suzuki di Maverick Vinales dopo una gara non senza colpi di scena per il k.o. di Valentino Rossi e Jorge Lorenzo che hanno definitivamente deciso il mondiale.
Dopo Aragon era importante riscattarsi con un risultato così. Con quel che è successo a Valentino e Jorge era il minimo che si potesse fare. La Suzuki? È una bella moto che funziona bene, Viñales è stato molto bravo e anche Aleix Espargaro ha fatto due buone gare. Davide e Roberto Brivio mi hanno scritto in questi giorni, facendomi sentire importante”.
Fuori dalla pista, le ultime settimane sono comunque state un bel momento per l’abruzzese per la relazione con Belen.
Non mi va di parlarne tanto.Io sono felice e sto bene con me stesso. So che certe situazioni ti portano sotto i riflettori, ne ero consapevole ma non mi interessa. Io parlo sempre di Andrea Iannone, sappiamo tutti chi è e cosa fa nella vita, il resto lascia il tempo che trova”