Il fisco britannico contro il ritorno in pista della Marussia

Non c'è pace per la Manor/Marussia e i suoi tifosi. Dopo essere stata inserita nella lista FIA e aver superato il crash test per essere presenti a Melbourne, ecco in arrivo dall'Inghilterra una voce contraria alla riammissione in pista della scuderia britannica. Si tratta del fisco britannico sotto forma della HM Revenue & Customs. Ad affermarlo è stato il giornalista specializzato in economia dello sport, Christian Sylt, secondo cui la Marussia è debitrice per circa 1,5 milioni di dollari di tasse nei confronti dell’erario e HM Revenue ha appunto votato contro l’uscita dal regime di amministrazione controllata del team. La Manor Gran Prix (ex Marussia) grazie al supporto di nuovi finanziatori e a quello dei due principali creditori, Ferrari e McLaren è pronta a tornare in pista durante questo fine settimane per il Gran Premio inaugurale della stagione 2015 a Melbourne. Secondo il quotidiano Telegraph, un altro fra i creditori della squadra con base a Digginton è il fisco e per questo motivo ci sarebbe un'opposizione al ritorno in pista.

Facendo un piccolo passo indietro ricordiamo come lo scorso ottobre i debiti totali del team ammontavano a 63,3 milioni di sterline, ma dopo alcuni mesi di amministrazione controllata la Marussia è riuscita ad uscire dal tunnel grazie ad un Company Voluntary Arrangement (CVA). La scorsa settimana, dopo aver cambiato denominazione sociale in Manor Grand Prix, la compagine di Digginton aveva annunciato il nome del nuovo investitore Stephen Fitzpatrick con Justin King che ha assunto il ruolo di presidente. Sul circuito australiano ci sarà sicuramente Will Stevens mentre il nome del secondo pilota è ancora ignoto.