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Il GP d’Italia di F1 è a rischio, Sticchi Damiani: “Perdite importanti, di questo passo non ce la faremo”

A lanciare l’allarme è il presidente dell’Aci: “Le entrate derivanti dalla vendita dei biglietti non coprono il costo dell’organizzazione e le nostre perdite ammontano a un totale di 11/12 milioni di euro. Se non saremo d’accordo con Liberty Media per il futuro, nel 2019 non saremo in grado di garantire la nostra presenza”.
A cura di Matteo Vana
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La pista di Monza invasa dai tifosi - Getty Images
La pista di Monza invasa dai tifosi – Getty Images

Il Gran Premio d'Italia appena disputato rischia di essere l'ultimo nella storia della Formula 1 sulla pista di Monza: a lanciare l'allarme ci ha pensato Angelo Sticchi Damiani, presidente ACI, che ha ammesso come l'organizzazione della gara costi molto dal punto di vista economico tanto che la sola vendita dei biglietti non è sufficiente per andare: "Non siamo in grado di organizzare la gara secondo i termini del contratto. Le entrate derivanti dalla vendita dei biglietti non coprono il costo dell’organizzazione. Le nostre perdite, inoltre, ammontano a un totale di 11/12 milioni di euro. Rispetteremo le condizioni del contratto attuale, ma se non saremo d’accordo con Liberty Media per il futuro, nel 2019 non saremo in grado di garantire la nostra presenza", sono state le sue parole riportate dalla Gazzetta dello Sport.

Perdite per circa 11-12 milioni

Un grido d'allarme che deve far riflettere sulla situazione del Gran Premio d'Italia. Il peggio sembrava essere alle spalle, ma se non ci sarà una ridiscussione del contratto con Liberty Media nell'immediato futuro, la gara di Monza potrebbe non disputarsi già a partire dall'anno prossimo. Un problema comune a molti altri circuiti che stanno rivalutando le proprie necessità a causa degli scarsi introiti derivanti dal weekend di gara; le perdite relative al Gran Premio, infatti, ammontano a un totale di circa 11-12 milioni, un buco che non può certo essere coperto con la solita vendita dei tagliandi a prezzi competitivi. Una questione che riguarda anche Silverstone, alle prese con le stesse questioni, come confermato anche da Sticchi Damiani: "Bisogna capire che, secondo le regole dell’Unione Europea, non siamo autorizzati a ricevere sussidi governativi. Ho parlato con gli organizzatori a Silverstone e sono ancora determinati a dire basta nel 2019", ha confermato. Dopo Silverstone, quindi, anche il Gran Premio d'Italia rischia di salutare il Circus che, a questo punto, potrebbe dire addio a uno degli appuntamenti storici della Formula 1.

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