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Il gruppo Fiat-Chrysler presenta la nuova generazione di propulsori Twin Air

Il propulsore “Engine of the year 2011” si rinnova portando ulteriori novità. Consumi ed emissioni ridotte ulteriormente, senza perdere nulla in termini di prestazioni.
A cura di Pietro Ginechesi
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La nuova generazione di motori Fiat Twin Air è pronta al debutto e ancora una volta promette di rivoluzionare il mercato. La prima generazione di Twin Air diede un forte scossone al settore automobilistico, diventando il capostipite di una nuova generazione di propulsori puntati al downsizing. I vantaggi di un motore dalla cilindrata ridotta sono numerosi, partendo dai consumi ridotti e dai costi di gestione dell'unità stessa. Le novità portate dall'introduzione dei Twin Air hanno permesso a tale motore di ottenere il premio Engine of the year 2011.

Fiat Twin Air

La nuova gamma è costituita da 4 varianti del propulsore bicilindrico interamente italiano. La cilindrata passa da 875cc a 900cc e le innovazioni apportate sono numerose. Si parte dalla versione aspirata, da 65CV, fino ad arrivare alla variante Twin Air negli step di potenza da 85 e 105CV, è disponibile inoltre la versione Bi-Fuel, benzina-Metano da 80CV. I nuovi Twin Air utilizzano una nuova tecnologia per quanto riguarda il controllo dell'aria ed il sistema Multiair 2, che incrementa notevolmente le prestazioni del propulsore. Il forte downsizing porta ad una riduzione dei consumi e delle emissioni di CO2 pari a circa il 30% rispetto ai motori di cilindrata superiore, al pari di prestazioni, la cifra aumenta sensibilmente utilizzando l'alimentazione a metano. Tutte le unità integrano di serie il sistema Start&Stop, lo Smart Altenator, la pompa dell'olio a cilindrata variabile ed il termostrato a controllo elettronico. L'utilizzo di solo due cilindri riduce l'attrito e allunga la vita del motore stesso. I collettore di scarico, integrato nella testata provvede a gestire in modo efficiente in consumi, soprattutto quando si raggiungono elevati regimi di rotazione. Inoltre va detto che le dimensioni ridotte dell'intera unità permettono di ottenere ampio spazio nella zona anteriore della vettura, aprendo la strada all'utilizzo di soluzioni ibride, accoppiando motori elettrici.

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