Il ‘lato b’ di Ecclestone: frase su Hitler, 3 matrimoni e uno scandalo sessuale

La Formula 1 cambia volto, l'ok della FIA all'ingresso dei nuovi proprietari di Liberty Media, ha dato una spallata ai piani alti del circus; il nuovo assetto voluto dagli americani, infatti, non prevede più la presenza di Bernie Ecclestone. Dopo 40 anni il manager 86enne non è più il capo, i nuovi proprietari hanno scelto per lui la carica di presidente onorario. Una carriera lunghissima quella di Mister E che ha profondamente rinnovato il mondo della massima serie del motorsport, rendendolo quello che è oggi.
Gli esordi in pista e il fiuto per gli affari
Bernie Ecclestone inizia la carriera come pilota, ma i risultati piuttosto modesti – e un brutto incidente – fanno subito capire al britannico che la vita in pista non fa per lui: si dedica così agli affari, campo in cui riesce sicuramente meglio. Prima indossa i panni del manager affiancandosi a Jochen Rindt – l'unico pilota della storia in Formula 1 a vincere il titolo postumo – poi acquista la Brabham che grazie a lui risorge. I meriti di Ecclestone, però, sono da ricercarsi soprattutto nel campo della sicurezza in pista e nella gestione dell'aspetto finanziario dove per primo intuisce che la vendita dei diritti commerciali può cambiare radicalmente la sua vita e quella della Formula 1 intera. Proprio per gestire i diritti tv crea la FOM -Formula One Management – che nel 1995 acquisisce i diritti commerciali del Circus; da sport di nicchia la Formula 1, grazie anche alle intuizioni di Bernie Ecclestone, si è trasformata in un vero e proprio evento globale.
La frase su Hitler: "Sapeva far funzionare le cose"
Se poco si può rimproverare al boss della Formula 1 per quanto riguarda la gestione commerciale, è la vita fuori dalla pista a rivelare il suo lato oscuro. Colpa di alcune dichiarazioni che lasciano basiti gli appassionati, come quando nel 2009, dopo aver criticato l'inefficienza dei politi moderni, pronunciò la frase "Hitler sì che sapeva far funzionare le cose". Un'uscita che provocò reazioni a catena – il Congresso Ebraico Mondiale chiese le dimissioni invitando i team, i piloti e i paesi che ospitano i Gran Premi a sospendere ogni collaborazione – e che rischiò di mandare all'aria la sua carriera.
Lo scandalo sessuale
Oltre all'infelice uscita, infatti, Mister E poteva vantare anche un'amicizia con Max Mosley, miliardario coinvolto in uno scandalo sessuale. Nel 2008, infatti, Mosley ricopriva la carica di presidente della Formula 1 e le foto della sua orgia sadomasochistica con tanto di accompagnatrici in uniforme nazista, pubblicate dal News of the World, fecero il giro del mondo. Un'onta difficile da lavare via sia per Mosley sia per Bernie Ecclestone che aveva elogiato il lavoro svolto dal dirigente britannico dichiarando "sarebbe un eccellente Primo Ministro".
Tre matrimoni e una separazione miliardaria
Anche in campo sentimentale l'ormai ex boss della Formula 1 ha avuto una vita piuttosto densa. Sposatosi per la prima volta nel 1952 con Ivy Bamford, dalla quale ebbe una figlia, Deborah, nel 1984 convolò di nuovo a nozze con la modella Slavica Radić. A far discutere fu la notevole differenza d'età tra i due, ben 28 anni. Dal matrimonio nacquero Tamara nel 1984 e Petra nel 1988: l'unione però era destinata a finire tanto che nel 2008 la donna chiese il divorzio, concesso nel 2011. Una separazione record quella che vide protagonista Ecclestone, costretto a versare un miliardo di dollari come mantenimento all'ex moglie. L'ultimo matrimonio di Mister E è quello con Fabiana Flosi, sposata nell'estate del 2012: i due si erano conosciuti durante un Gran Premio del Brasile, dove lei lavorava nell'organizzazione del settore marketing come direttore. Proprio con l'attuale moglie Ecclestone ha vissuto una brutta avventura: in Brasile, infatti, era stata sequestrata la madre di Fabiana Flosi, Aparecida Schunck, per la quale erano stati chiesti 33 milioni di euro come riscatto. Alla fine le forze dell'ordine riuscirono a liberare la donna senza che venisse sborsata nessuna cifra per la sua liberazione.
La figlia, Petra, e una casa di bambole da 12mila euro
Se il fiuto per gli affari è una delle più spiccate qualità di Bernie Ecclestone lo stesso non si può dire per le figlie Tamara e Petra. Proprio la più piccola, qualche anno fa, salì alla ribalta delle cronache per un matrimonio celebrato nella splendida cornice del castello degli Odescalchi a Bracciano. Una festa durata tre giorni e che vide molti volti presenti alla cerimonia, ma che presentò un conto decisamente salato: tra abito, cerimonia, ricevimento e spese varie la cifra si attestò sui 12 milioni di sterline, ben 14 milioni di euro. Somma che venne prelevata da un trust fund chiamato "Bambino" di cui il manager è segretamente proprietario, ma teoricamente controllato in modo autonomo dall'ex moglie. Il matrimonio non è l'unico caso in cui Petra Ecclestone ha dimostrato di non conoscere la parola risparmio tanto da regalare alla nipotina una casa delle bambole del valore di 12.000 euro, fedele riproduzione della villa di famiglia in stile vittoriano. Come se non bastasse, poi, la figlia di Mister E ha anche acquistato la casa più costosa degli Stati Uniti, mega villa nella località Holmby Hills messa in vendita al prezzo di 150 milioni di dollari.